Un italiano in America
Secondo Claudio Gottardi il segmento delle montature tecnologiche sarà tra i principali driver del futuro.
Come sta andando il mercato degli occhiali in USA?L’industria dell'occhialeria continuerà a crescere, dato che le economie emergenti stanno alimentando costantemente la domanda mondiale di occhiali fashion, in grado di offrire un buon rapporto qualità/ prezzo per i diversi mercati e stili di vita.Quale tipo di prodotti cerca il consumatore?Occhiali di lusso, con contenuti tecnologici e adatti allo sport, che sappiano coniugare qualità eccellente ad un giusto prezzo.Qual è l'atteggiamento dei fashion designer verso gli occhiali?Non capita spesso che un marchio di moda affermato non voglia ampliare la propria offerta di prodotti con una licenza occhiali. L’obiettivo della maggior parte degli stilisti e fashion house infatti è quello di offrire una collezione completa e integrata “dalla testa ai piedi”.Qual è invece il vostro approccio verso i brand della moda?Abbiamo sempre mantenuto un approccio strategico per quanto riguarda le modalità di gestione delle varie opportunità di partnership con prestigiosi marchi della moda, selezionando i brand in grado di fornire valore aggiunto al portafoglio esistente di Marchon. Guardiamo ai brand con un forte appeal globale o regionale e molto distintivi. In quest’ottica, l’accordo di licenza siglato con Marni è l'ultima aggiunta al nostro portafoglio. Marchon fa parte di VSP Global®, organizzazione “not for profit” che non distribuisce i dividendi ai propri soci ma li reinveste per sostenere la crescita dell’azienda. Quali sono i plus di questo modello di business?Come entità "not for profit", la sua strategia non è orientata a soddisfare le aspettative degli azionisti, ma lascia quindi alla società ampia autonomia nella gestione del proprio tempo e denaro nel settore della cura della vista e in progetti innovativi, come “Google Glass” e il “Progetto Genesis”. Inoltre, la mission “not for profit” consente di investire in programmi volti a fornire cure oculistiche e montature occhiali per persone in difficoltà. Recentemente abbiamo concepito “We See”, un progetto per la salute visiva infantile, realizzando una clinica oculistica a Soweto, in Sudafrica. Fino ad oggi l'azienda ha finanziato numerose iniziative volte alla cura della vista e offerto montature gratuite per oltre 173 milioni di dollari. Ci sono ancora territori inesplorati per le licenze degli occhiali?Siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità per meglio servire il mercato globale. In termini di tendenze dell'eyewear, riteniamo che il segmento delle montature tecnologiche sarà tra i principali driver del futuro.
Come sta andando il mercato degli occhiali in USA?L’industria dell'occhialeria continuerà a crescere, dato che le economie emergenti stanno alimentando costantemente la domanda mondiale di occhiali fashion, in grado di offrire un buon rapporto qualità/ prezzo per i diversi mercati e stili di vita.Quale tipo di prodotti cerca il consumatore?Occhiali di lusso, con contenuti tecnologici e adatti allo sport, che sappiano coniugare qualità eccellente ad un giusto prezzo.Qual è l'atteggiamento dei fashion designer verso gli occhiali?Non capita spesso che un marchio di moda affermato non voglia ampliare la propria offerta di prodotti con una licenza occhiali. L’obiettivo della maggior parte degli stilisti e fashion house infatti è quello di offrire una collezione completa e integrata “dalla testa ai piedi”.Qual è invece il vostro approccio verso i brand della moda?Abbiamo sempre mantenuto un approccio strategico per quanto riguarda le modalità di gestione delle varie opportunità di partnership con prestigiosi marchi della moda, selezionando i brand in grado di fornire valore aggiunto al portafoglio esistente di Marchon. Guardiamo ai brand con un forte appeal globale o regionale e molto distintivi. In quest’ottica, l’accordo di licenza siglato con Marni è l'ultima aggiunta al nostro portafoglio. Marchon fa parte di VSP Global®, organizzazione “not for profit” che non distribuisce i dividendi ai propri soci ma li reinveste per sostenere la crescita dell’azienda. Quali sono i plus di questo modello di business?Come entità "not for profit", la sua strategia non è orientata a soddisfare le aspettative degli azionisti, ma lascia quindi alla società ampia autonomia nella gestione del proprio tempo e denaro nel settore della cura della vista e in progetti innovativi, come “Google Glass” e il “Progetto Genesis”. Inoltre, la mission “not for profit” consente di investire in programmi volti a fornire cure oculistiche e montature occhiali per persone in difficoltà. Recentemente abbiamo concepito “We See”, un progetto per la salute visiva infantile, realizzando una clinica oculistica a Soweto, in Sudafrica. Fino ad oggi l'azienda ha finanziato numerose iniziative volte alla cura della vista e offerto montature gratuite per oltre 173 milioni di dollari. Ci sono ancora territori inesplorati per le licenze degli occhiali?Siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità per meglio servire il mercato globale. In termini di tendenze dell'eyewear, riteniamo che il segmento delle montature tecnologiche sarà tra i principali driver del futuro.
