
“Il momento delle scelte”
Per crescere in un contesto mondiale sempre più competitivo, le aziende dei comparti moda e lusso devono ottimizzare la produttività.La 20° edizione del Convegno Pambianco, dal titolo “Il momento delle scelte”, ha analizzato la strada che le aziende della moda e del lusso devono seguire per adeguarsi alle mutate condizioni del mercato, oggi sempre più competitivo e globale.Nell’ultimo decennio il settore moda ha registrato una crescita senza precedenti. Solo negli ultimi 5 anni la domanda è cresciuta di 70 miliardi di euro, pari al 30% del totale grazie anche all’apertura di nuovi e ricchi mercati (Cina e mercati emergenti), alle scelte di prezzo e allo sviluppo della rete distributiva, trainato soprattutto dai negozi monomarca, oltre che dai nuovi canali quali: outlet, travel retail e online. La crescita, col rallentamento dell'espansione del network, giustificato dal fatto che l'aumento delle aperture dei negozi ha oggi superato l'incremento della domanda, non è più basata sulle nuove aperture (di punti vendita e mercati) ma sull'ottimizzazione delle performance e sulla conseguente crescita della redditività e della generazione di cassa.Il futuro, secondo quanto emerso dal convegno, è roseo per tre tipologie di aziende: le realtà del lusso - segmento in crescita nel lungo periodo grazie all’aumento di ricchezza nei paesi emergenti; le aziende del lusso accessibile - segmento in crescita anch'esso nel lungo periodo perché sta diventando il riferimento dell’Europa (il lusso è troppo costoso) e si avvantaggia dello sviluppo nei paesi emergenti di una classe sociale medio-alta, con ampie disponibilità di denaro; le catene retail - segmento in crescita nel lungo periodo sulla scia della “democratizzazione del bello” che ha come canale distributivo il retail. A queste tre tipologie si aggiungono anche società con performance nettamente più basse.Di fronte a loro avranno però importanti sfide da affrontare. Le prime (quelle del lusso) dovranno effettuare forti investimenti nel retail e nell’immobiliare e fare i conti con la crescente complessità del pricing nei vari paesi, la gestione delle relazioni con i clienti, il digital e la gestione dello stock. Le realtà del lusso accessibile dovranno aumentare la dimensione aziendale, sviluppare i mercati esteri e il retail, ed affrontare la gestione sempre più complessa ed articolata di collezioni, categorie di prodotto ed articoli.Le catene retail avranno invece a che fare con lo sviluppo nei mercati esteri senza potersi avvalere del made in Italy, l'aumento della dimensione aziendale, la presenza di competitors globali e locali nei singoli paesi già consolidati.Le realtà con non rientrano in queste categorie dovranno invece decidere il modello di business verso il quale tendere e le strategie correlate.In conclusione si può affermare che il settore moda e lusso avrà ancora, nelle prime categorie considerate, grandi opportunità di sviluppo nel medio-lungo termine. Più difficile potrebbe essere l’orizzonte delle “altre” che non possiedono le caratteristiche positive delle prime tre tipologie di aziende considerate.