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L'added value nell'esposizione

L'added value nell'esposizione

Elena Caponi, nota stylist, ci racconta come valorizzare uno stand o una campagna advertising attraverso l'inserimento di oggetti di design.L-added-value-nell-esposizione_wmido_2Quali sono i criteri che guidano le tue scelte?Per ogni cliente, faccio delle ricerche ad hoc dove cerco di trovare delle ispirazioni per realizzare un progetto che valuti al meglio il loro prodotto in maniera originale, che rispecchi un po’ anche il mio stile.Ci spiegheresti meglio quali tipo di ricerche effettui?Sono ricerche di stile e di tema in cui l'elemento iconografia è primario, poi, quando ho trovato il mood, passo alla ricerca degli oggetti.Qual è l'added value del tuo lavoro all'interno di uno spazio espositivo?Concentrare lo styling in pochi punti per lasciare spazio al prodotto e alle ispirazioni del pubblico.Quali sono le macrotendenze del design?Guardando il design oggi, si nota sia nei grandi brand con matite famose, sia tra le autoproduzioni di giovani designer, un ritorno ai materiali pregiati con un taglio più attuale: assistiamo a reinterpretazioni delle pietre, dai marmi sottili quasi trasparenti sino al macramè, alla ricerca di pietre con venature particolari dai colori molto caldi, che stiano bene con i “nuovi” metalli che altro non sono se non bronzi, ottoni, argenti, tutti bruniti, rtrattati a fargli perdere la loro lucentezza a cui eravamo abituati fino a qualche decennio fa. Ritorna il cristallo, le pelli pregiate anch’esse però con nuovi trattamenti come se fossero già usate, vissute.Ci sono anche rivisitazioni a materiali più poveri come le cementine, le vecchie piastrelle in cemento, oggi reinterpretate da famosi designer con colori e disegni del tutto originali. Anche le carte da parati hanno avuto un grande rinnovamento, dimentichiamoci i disegni classici, ora ci sono soggetti artistici, o trompe l'oeil moderni, imitazioni di vecchi legni, vecchi muri, motivi vintage extra large.Ma soprattutto c'è un ritorno ai “Grandi Maestri”, con riedizioni di Giò Ponti, Albini, Mangirotti, Zanuso e Mollino.Ci indicheresti quale tipo di oggetti sceglieresti per ciascuna?Sceglierei un pezzo vintage di uno dei “Grandi Maestri”, anche piccolo ma intramontabile e poi darei fiducia ai giovani.Quanto il tuo lavoro è influenzato dai trend della moda?Parecchio, la moda è sempre un passo avanti, solo il fatto che le collezioni vengono presentate un anno in anticipo e pensate ancora prima.
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