
Sover in crescita: prossimo obiettivo gli Usa
Continua la crescita di Sover, azienda bellunese che si colloca tra le prime dieci nel settore dell'occhialeria. Alla base del successo dell'occhiale che è diventato ormai un oggetto di culto scatenando il desiderio di possederne diversi. Ma sulle tentazioni dell'effimero pesa la concorrenza dei paesi low cost, al cui attacco solo la qualità può dare riposta. Sover è parte di un gruppo omonimo nato nel 1962, guidato dalla famiglia Cannicci, composto da circa 300 persone, con una unità produttiva in Italia con sede a Soverzene e tre joint-ventures commerciali collocate nell'Est Europa e più precisamente a Praga, Mosca e Bucarest. Nello stabilimento italiano si producono più di 3.000 montature al giorno, quantità che è in costante accrescimento grazie al potenziamento degli impianti e delle innovative tecniche adottate. Con un fatturato 2007 di 28 milioni di euro, Sover registra una crescita di fatturato del 10 e del 18% sui mercati di Russia e Romania ed è giunta alla fine dell'anno con dati confortanti anche per quanto riguarda il mercato italiano. L'export segna +39%, il che significa che Sover Italia ha ampiamente superato la media nazionale del 14,2% (fonte Anfao). La potenza del gruppo a livello internazionale è confermata da due accordi appena siglati: il primo con Hal, seconda catena di ottica al mondo, che ha appena acquisito il 33% di Sover Optica Shop, seguito da quello con Marchon Usa per la distribuzione dei propri brand top in Russia. Sover ha inoltre costruito negli anni, e in anticipo su altri competitor, una solida rete connettiva nei mercati dell'Europa dell'Est. Attualmente l'azienda punta a Germania e Francia, aree in cui si sta sviluppando rapidamente grazie a una presenza diretta che azzera le intermediazioni, a partire dalla sede di Parigi per continuare prossimamente con la struttura analoga che si intende fare sul suolo tedesco. Un occhio sempre attento è rivolto agli Stati Uniti in cui Sover sta guadagnando progressivamente importanti spazi; una scelta obbligata se si considera che nel 2007 gli Usa hanno «assorbito» il 27% di occhiali da sole di produzione italiana. (Fonte: Finanza & Mercati) Siglati nuovi accordi per la distribuzione delle proprie linee in tutto il mondo