
Si è chiuso il Congresso dell'albo degli optometristi
Il Congresso dell’Albo degli Optometristi (AdO), giunto alla trentacinquesima edizione, si è chiuso lunedì con un grande successo. Ospedaletto di Pescantina (Verona) è stata per tre giorni il crocevia dell’optometria italiana. Circa 600 partecipanti hanno gremito le sale dei corsi Ecm e gli spazi espositivi delle aziende presenti (una trentina con 27 stand allestiti). “Nel rivolgere, a nome di tutto il Coordinamento dell'Albo degli Optometristi, un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo 35° Congresso Nazionale - ha detto al termine dei lavori il presidente dell’Albo Rossella Fonte - vorrei sottolineare il clima positivo e costruttivo che si è respirato durante i tre giorni ad ulteriore conferma che l'evento congressuale è un momento nel quale ognuno offre il suo contributo nel trasmettere il valore della professione”. Il tema del 35° Congresso (qualità e sicurezza: il contributo dell’ottico optometrista) è stato affrontato da molteplici punti di vista e con un approccio multidisciplinare, in particolare nel corso della tavola rotonda di domenica 26 aprile, moderata da Rossella Fonte, che ha visto gli interventi di relatori ed esperti di fama nazionale internazionale come: l’optometrista americano Bob Sanet, direttore del reparto di optometria dell’Osteopathic Children Hospital di San Diego, Judith Morris, presidente europeo dell’International Association of Contact Lens Educators, Silvio Paolo Mariotti, oftalmologo Senior Medical Officer Prevention of Blindness and Deafness dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Mario Angi, presidente di CBM Italia onlus, Michele Corcio vicepresidente della IAPB Italia (International Agency of Prevention of Blindness). Maurizio Chiaravalli, oftalmologo dirigente medico della U.O. Oculistica Ospedale di Circolo, Loreadana Falabella, oftalmologo dirigente medico del Presidio Ospedaliero “Vecchio Pellegrini”, Paul Berman, fondatore e direttore clinico di “Special Olympics Lions Club International Opening Eyes Program” e di Andrea Afragoli, membro della Giunta esecutiva di Federottica-Albo degli Optometristi esperto in Medical device e sistema di qualità. Durante il Congresso sono stati assegnati numerosi attestati ai professionisti dell’ottica e dell’optometria. Ad Alberto Benzoni è andato il Premio “Francesco Ferrante”, come ottico optometrista dell’anno. Agli ottici optometristi Antonia De Franceschi, Lia Ghezzo, Armando Busato e Orio Santacatterina, che hanno raggiunto raggiunto i 35 anni di attività professionale, è stato conferito il “Salvino d’Argento”. Una quinta medaglia commemorativa è stata silmbolicamente assegnata al Congresso dell’Albo degli Optometristi, che quest’anno ha compiuto 35 anni, ed è stata ritirata da Adriana Cesana, membro del Coordinamento dell’Albo e coordinatrice della Rivista Italiana di Optometria. Dei riconoscimenti sono andati pure a Luigi Francavilla e Luciano Casagrande di Luxottixa Group per il progetto One Sight (riciclaggio di occhiali per i Paesi del terzo mondo). Al Cavalier Vittorio Tabacchi e alla figlia Samantha Tabacchi di Safilo e a Paolo Fonelli di Essilor Italia, per il decennale impegno come Global Sponsor nel Programma Special Olympics Lions Club International Opening Eyes; a Marco Barajon , Rossella Fonte e Giulio Velati, per i 10 anni trascorsi nell’organizzazione italiana del Programma Opening Eyes. Inoltre, a tutte le aziende espositrici partner del Congresso, è stato consegnato il “Francobollo d’Argento”, segno di riconoscimento per il sostegno dato all’organizzazione dell’evento. Bilancio positivo per la 35° edizione dell’incontro: optometria di spessore e ampia partecipazione