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"Vedi come guidi? Guidi come vedi"

"Vedi come guidi? Guidi come vedi"

Il tema degli incidenti stradali coinvolge tutto il pianeta e anche nel nostro Paese è una delle principali cause di morte. Secondo i dati dell’Oms, ogni anno, 1,2 milioni di persone muoiono a causa di un incidente stradale. In Europa, 1,3 milioni di incidenti all’anno provocano circa 40mila morti.

Tra le cause spesso citate alla base degli incidenti, si parla di velocità eccessiva, abuso di alcool e droghe, colpi di sonno. Si tralascia, però, un elemento fondamentale per l’azione di guida: la capacità visiva di chi è al volante. Si dà per scontato che, avendo superato l’esame della patente o i successivi rinnovi, la nostra vista sia nella norma. Ma non sempre è così. L’importanza di una corretta percezione visiva per la prevenzione degli incidenti stradali è stata avvalorata anche dal Nuovo Codice della Strada (CdS), il quale ha posto l’obbligo di tenere accese le luci dell’auto durante il giorno, oltre che da ricerche che dimostrano come, nelle ore diurne, le auto di colori scuri o poco appariscenti, come il nero, sono più soggette a incidenti. D’altronde, ben l’80% delle informazioni che il cervello recepisce dall’ambiente esterno passa attraverso il canale visivo.

Ecco che diventa importante chiedersi quanto una visione non adeguata o un difetto sottocorretto possano incidere sulla nostra efficienza visiva, oppure se l’attuale esame della vista per il conseguimento della patente sia o meno adeguato a testare le nostre capacità. E ancora quanto una “non correzione” del difetto visivo possa incidere sulla capacità di condurre un mezzo. Proprio per dare una risposta a questi quesiti e per testare il grado di consapevolezza dei guidatori verso queste problematiche, la Commissione Difesa Vista ha commissionato all’Università Bicocca di Milano una ricerca dal titolo “L’importanza di una corretta compensazione visiva per una guida sicura”. L’indagine è stata realizzata su un campione di 1000 guidatori sottoposti a un nuovo, e più appropriato, protocollo di analisi visiva, creato ad hoc per l’indagine, con l’obiettivo di sondare le abilità coinvolte nell’azione di guida. I risultati sono sorprendenti: ben il 32% del campione non possiede i requisiti minimi che la legge oggi richiede per guidare un veicolo. Significa dunque che l’attuale esame per il conseguimento della patente non è adeguatamente accurato e non prende in considerazione delle competenze legate alla vista, che in realtà sono fondamentali.

Se i guidatori prendessero coscienza di questo, probabilmente sarebbero i primi a correre ai ripari nel caso di un difetto non corretto o sottocorretto. Quale migliore occasione del Motorshow, il salone internazionale dell'auto e della moto, l'evento leader nel settore di tutto ciò che è dotato di ruote e motore, per mettere a disposizione dei simulatori di guida di ultima generazione? L’appuntamento è presso lo stand della Commissione Difesa Vista, all’interno dello spazio Quattroruote, per testare le proprie capacità nel condurre un auto in condizioni ottimali, oppure toccare con mano cosa può succedere se la nostra vista è disturbata da fattore esterni: abbagliamenti, un occhiale sbagliato, il telefono che squilla. Basta davvero poco per portaci fuori strada. A dare assistenza durante la prova, due responsabili della ricerca dell’Università Bicocca. Verrà inoltre distribuito un leaflet informativo della Commissione Difesa Vista.

Appuntamento al Motorshow di Bologna da oggi all’8 dicembre, per un test di guida che ti può salvare la vi(s)ta!
 

 

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