Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

Occhialeria italiana: bilancio 2008 e anticipazioni 2009

Occhialeria italiana: bilancio 2008 e anticipazioni 2009

La congiuntura economica mondiale non poteva che avere effetti anche sul settore dell’occhialeria, da sempre fiore all’occhiello del Made in Italy, e molto apprezzata su tutti i mercati internazionali. Per tracciare un bilancio del settore è, quindi, fondamentale contestualizzarlo all’interno dell’economia globale. Gli Stati Uniti, l'economia più importante del mondo, sono entrati in una grave crisi creditizia, sviluppatasi a seguito della forte bolla speculativa immobiliare, che dopo diversi mesi di debolezza e perdita di impieghi, è collassata tra il 2007 e il 2008 causando il fallimento di banche e finanziarie. Il simbolo della situazione è stato nel settembre 2008 il fallimento della banca di investimenti Lehman Brothers. La moderna globalizzazione ha contribuito al dilagare del fenomeno in Europa e nel mondo intero. L’Italia non è stata, e non è, esente da queste difficoltà. Gli indicatori congiunturali indicano una flessione della produzione industriale, una riduzione degli ordinativi, e il calo dei consumi. In questo quadro generale, che vede anche la domanda interna contrarsi a causa della riduzione del reddito delle famiglie, anche per il settore dell’occhialeria il 2008 è stato un anno difficile, soprattutto a partire dalla seconda metà dello stesso. La produzione dell’occhialeria italiana nel 2008 è stata di 2.597 milioni di euro segnando un -6,4% rispetto all’anno precedente. Il calo delle esportazioni e la flessione sul mercato interno hanno pesato sul risultato. Ciò si è riflesso immediatamente in una contrazione del numero delle aziende e degli occupati, prevalentemente nel distretto di Belluno. Il 2008 si è chiuso, infatti, con 1.005 aziende (-4% circa rispetto al 2007) e con 17.500 occupati, con un calo del 5,4% sull’anno precedente. La bilancia commerciale italiana del settore occhialeria chiude il 2008 ancora largamente in attivo (di circa 1.532 milioni di euro il saldo export-import), attivo che tuttavia si riduce del 5,7% rispetto al 2007 confermando la difficoltà registrata dall’export nel 2008. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che rappresentano ormai circa l’85% della produzione del settore, sono diminuite del 4,7% rispetto al 2007. Pur attestandosi a valori superiori a quelli del 2006 occorre segnalare che l’ultimo dato negativo era stato registrato a fine 2003, e che, quindi, questo segnale arriva dopo 5 anni di crescita costante dell’export. Le esportazioni si sono attestate a oltre 2.207 milioni di euro, cifra inferiore di circa 110 milioni di euro ai valori del 2007. L’andamento dell’export è stato caratterizzato da una forte penalizzazione degli occhiali da sole e da una contenuta diminuzione nelle esportazioni di montature. L’export degli occhiali da sole: nel 2008 l’export del sole è diminuito del 6,9% rispetto al 2007 attestandosi a oltre 1.422 milioni di euro. L’export delle montature, fa segnare una flessione più contenuta, ma allo stesso modo preoccupante (-0,5%) attestandosi a quasi 735 milioni di euro. Significativa anche la flessione delle importazioni a –2,3% sul 2007. Interessante l’andamento mensile e trimestrale che mostra chiaramente gli effetti della congiuntura mondiale, in particolare la crisi USA, sul settore dell’occhialeria e, soprattutto, sul comparto degli occhiali da sole. I primi segnali negativi si sono, infatti, registrati a partire da maggio 2008, per aggravarsi nell’ultimo trimestre, in assoluto il peggiore dell’anno che ha registrato una diminuzione dell’export del 13,8% (-17,4% per gli occhiali da sole e -7% per le montature rispetto al 4 trimestre 2007). Dettaglio export per aree geografiche Il dettaglio delle aree geografiche verso cui si sono dirette le esportazioni degli occhiali da sole e delle montature Made in Italy, conferma l’Europa come prima area di riferimento, con una quota del 53,3%, e una sostanziale stabilità delle esportazioni (+0,3% rispetto al 2007). Mentre il comparto sole registra una leggera flessione dell’export (-2,5%), quello vista ha una buona tenuta e incrementa di 5 punti in percentuale. A questa stabilità dell’Europa fa da contraltare la forte riduzione dell’export nell’area americana (intesa nella sua totalità): la quota dell’export si attesta al 27,8% e registra una diminuzione delle esportazioni del comparto sole-vista del 15,5% rispetto al 2007, con un marcato –18,1% degli occhiali da sole. A pesare maggiormente su questo risultato è la forte contrazione delle esportazioni in America del Nord (USA + Canada), con un -20,1% (sole e vista) rispetto al 2007 e addirittura –24,4% del comparto sole. Tiene bene l’area del Centro e Sud America, con un +6,4% delle esportazioni. Quest’area, già emersa negli ultimi anni come uno dei mercati di sbocco più interessati, incrementa così la sua quota arrivando a pesare per il 6,6% rispetto all’export italiano di occhiali da sole e montature. Buone in particolare le performance dell’occhiale da sole (+9,8%). Cresce anche l’export verso l’area asiatica, dove si è diretto il 14,8% del totale del settore montature/occhiali da sole, con un +3,2% complessivo rispetto al 2007 e + 4,7% del comparto sole. Dettaglio export per paesi Negli Stati Uniti (primo mercato di riferimento con una quota del 21%) l’export complessivo del sole-vista ha segnato un consistente -20,5% rispetto al 2007, con un forte divario tra i due comparti: l’export di montature ha infatti registrato un decremento del 10,9% mentre il segmento sole ha visto una diminuzione delle esportazioni di oltre il doppio con -24,7%. In Europa tra i tradizionali paesi di riferimento (Francia, Spagna, Germania e Inghilterra), l’export globale nel 2008 ha ottenuto ovunque risultati negativi tranne in Francia, dove cresce sia quello degli occhiali da sole (+9,9%) sia quello delle montature (+9,6%). In generale anche nel Vecchio Continente, come già negli USA, è l’export dell’occhiale da sole a essere maggiormente colpito: Spagna -8,1% (-1% le montature, -10.9% il sole), Inghilterra -8,1% (+4,4% le montature, -15% il sole), Germania -7% (-11,4% le montature, -3,6% il sole). Interessanti sono i segnali che arrivano dal Messico dove l’export dell’occhialeria italiana ha segnato un +19,3% rispetto al 2007. Restano ancora ristretti i volumi, ma è sicuramente un mercato su cui investire. Sembra non conoscere la crisi neanche l’export verso la Russia, negli ultimi anni uno dei mercati più interessanti per le sue potenzialità, con un +27,8% complessivo rispetto al 2007 sostenuto in gran parte dalle montature con +83,4% e un meno significativo +9,1% degli occhiali da sole. Occhiali da sole e da vista trovano un buono sbocco anche negli Emirati Arabi (+12% complessivo), ormai tra i primi 10 paesi d’esportazione per il settore. I-style La congiuntura economica mondiale ha colpito indistintamente tutto l’I-Style che a livello complessivo nel 2008 registra un decremento del 2% rispetto al 2007. Dell’universo moda italiano gli unici settori a chiudere il 2008 con il segno più davanti alla voce esportazioni sono l’abbigliamento, i cosmetici e i profumi e le calzature. Gli altri registrano tutti un decremento rispetto al 2007: filati e tessuti (-8,1%), gioielleria e oreficeria (-6,9%), occhialeria (-4,7%), pelletteria (-3,3%). È ancora una volta il mercato USA a dettare le regole con la crisi finanziaria ed economica a cui ha fatto seguito la forte contrazione dei consumi: l’export dell’I-style verso gli Stati Uniti registra nel suo complesso un -17,2%. Solo abbigliamento (-8,3%) e cosmetici e profumi (-8,5%) chiudono il 2008 con un calo dell’export contenuto sotto i dieci punti percentuali rispetto al 2007. Per gli altri settori la diminuzione registrata nel 2008 è a due cifre: gioielleria e oreficeria (-30,1%), occhialeria (-20,3%), filati e tessuti (-19,5%), calzature (-17,6%) e pelletteria (-16,8%). Export in volumi Anche in termini di quantità vi è stata una flessione, complessivamente del 2,4% rispetto al 2007. A fronte di una sostanziale stabilità dell’export di montature da vista si è registrata una più significativa diminuzione delle quantità di occhiali da sole esportate (-5,1%). La situazione registrata in termini di valore nei diversi paesi di esportazione ha avuto riflessi analoghi anche in relazione alle quantità. I paesi di riferimento restano, sia per le montature che per gli occhiali da sole, Stati Uniti, Francia e Spagna. L’export negli Stati Uniti ha evidenziato una flessione in entrambi i comparti, decisamente più marcata per gli occhiali da sole: -22,2% le paia di occhiali da sole esportate nel 2008 rispetto al 2007 (meno di 12 milioni rispetto agli oltre 15 del 2007 e addirittura inferiori di un milione anche al dato 2006); più contenuta, sebbene preoccupante, la flessione per le montature (-9,4% rispetto al 2007 con circa 6 milioni e 700 mila paia esportate). In Europa virtuosa si conferma la Francia: le esportazioni verso questo paese chiudono il 2008 positivamente e contribuiscono a rendere meno evidente il passivo del settore. Si sono esportati in Francia nel 2008, oltre 4 milioni di paia di occhiali da sole (+0,5% rispetto al 2007) e sempre 4 milioni di paia di montature (+5,4% sull’anno precedente). Segnali contrastanti dalla Spagna dove tiene l’export delle montature, mentre rallentano di molto le esportazioni di occhiali da sole (oltre 4 milioni 500 mila paia contro gli oltre 5 milioni del 2007 e del 2006, percentualmente -11,2% sull’anno precedente). Dettaglio export per quote di mercato A livello di esportazioni mondiali del settore (circa 8.100 milioni di euro) l’Italia continua a essere al primo posto con una quota di mercato che supera il 26%, seppure in flessione rispetto al 2006. Considerando gli occhiali da sole la quota di mercato dell’export italiano in valore sale al 39%, per le montature si attesta invece al 26%. Dietro l’Italia, si confermano Cina e Hong Kong che però, nemmeno nel loro complesso, raggiungono il primato italiano. Dettaglio mercato interno In flessione (-7,3%) anche il mercato interno attestatosi nel 2008 a circa 1.064 milioni di euro, a riprova della contrazione dei consumi. Interessate vedere da vicino come hanno reagito i diversi comparti del settore. Occhiali da sole e montature sono stati, senza dubbio, maggiormente penalizzati dalla congiuntura economica negativa, mentre le lenti oftalmiche hanno risposto meglio: ne sono entrate nei punti vendita circa 17 milioni (in linea con il 2007). Performance diverse per ciascuna tipologia di lenti: un +3% per le lenti progressive sulle quali stanno scommettendo molto sia le aziende produttrici sia la distribuzione per l’alto contenuto in valore aggiunto che rappresentano. Montature da vista e occhiali da sole nel 2008 si sono spartiti le quote di mercato interno con una proporzione di 38% e 62% rispettivamente. Complessivamente hanno raggiunto la distribuzione interna di oltre 16 milioni di paia di occhiali (-7% vs 2007). A livello di materiali la suddivisione del mercato è speculare: 45% per la plastica e 55% per il metallo per le montature da vista, esattamente l’opposto per gli occhiali da sole. Anticipazioni sul 2009 Secondo quanto comunicato nelle note congiunturali dei principali istituti italiani di analisi economica, la fine della congiuntura negativa sarebbe ancora lontana e sicuramente le aspettative sono negative almeno per tutto il 2009. I dati diffusi da Confindustria evidenziano una ulteriore caduta della produzione in gennaio e dinamiche simili o anche peggiori si osservano nella generalità degli altri paesi industriali ed emergenti. Anche nel settore dell’occhialeria i primi mesi del 2009 sembrano confermare la difficoltà del momento. Per contro occorre far notare che, così come si è chiuso il 2008, sebbene i risultati siano negativi, il settore si colloca tra quelli che sembrano meglio affrontare questa situazione critica.   Nel 2008 frenano produzione, esportazioni e mercato interno
Indietro