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Mido: al rientro dalla prima missione umanitaria

Mido: al rientro dalla prima missione umanitaria

Si è conclusa domenica scorsa la prima missione umanitaria alla quale Mido ha preso parte come partner di CBM Italia Onlus.

Mido collabora con l'associazione benefica da quest'anno e con essa ha dato vita ad “Anch'io Mido”, una campagna stampa creata ad hoc per la causa della prevenzione della cecità nei paesi del Terzo Mondo; testimonial della campagna sono proprio imprenditori e rappresentanti di aziende italiane e straniere e Mido, forte sostenitore del progetto di prevenzione dalla Xeroftalmia, donerà un euro per ogni visitatore dell'edizione 2010 della manifestazione.

La raccolta fondi ha permesso e permetterà, speriamo grazie anche alle numerose donazioni spontanee di testimonial e visitatori di Mido 2010, l'acquisto di vitamina A sufficiente a salvare moltissimi bimbi dalla cecità.

Proprio per sottolineare l'impegno profuso da Mido per questo progetto, alcuni suoi rappresentanti hanno preso parte alla Missione umanitaria in Etiopia svoltasi dal 9 al 12 dicembre scorso. Il Dottor Giampiero Masciadri, Show Manager di Mido, Elena Berton in rappresentanza dell'azienda Arlecchino e Paolo Seminara per Italian-Style, sono partiti infatti alla volta di Addis Abeba e ci hanno portato la loro testimonianza.

“Un'esperienza meravigliosa dal punto di vista umano anche se quanto mai toccante. Abbiamo visto la vera miseria e la cosa che veramente mi ha stupito è la dignità che queste persone conservano nonostante le difficoltà a cui la vita le sottopone” questo il primo commento del Dott. Masciadri, visibilmente commosso, al rientro dalla Missione in Etiopia.

La spedizione ha avuto come base una missione di suore etiopi ad Addis Abeba, anche se il fulcro della attività ha avuto luogo nelle campagne adiacenti a Nazareth dove sono situati un centro ospedaliero e una scuola sempre gestiti dalle medesime suore. Nella giornata trascorsa al St.Francis Health Centre sono stati effettuati i primi screening ed è stata distribuita la vitamina A ai bambini presenti nella scuola. Durante le visite sono state riscontrate patologie molto gravi, casi di cecità, forme tumorali, alcune congenite altre causate dall'incuria e dalla totale mancanza di igiene dovuta alla carenza di acqua. La struttura ospita circa 2000 bambini e grazie a questi primi controlli è possibile cominciare ad intervenire per tentare di salvaguardare il loro benessere visivo.

Uno dei principali problemi di questa popolazione, che si riflette ovviamente sulla vista, è la totale carenza di acqua che non permette alle popolazioni di vivere in condizioni igieniche accettabili e di conseguenza favorisce il propagarsi di infezioni e malattie che colpiscono gli occhi. Di poche settimane fa, infatti, l'ultimo appello lanciato dal governo alla comunità internazionale affinchè aiuti 6 milioni di persone che, a causa della siccità, sono rimaste senza il raccolto, unica loro fonte di sostentamento.

“Questo è solo il primo passo” - conclude il Dott. Masciadri - “noi tutti ci auspichiamo di poter dar vita ad una collaborazione duratura con CBM per poter contribuire con costanza ad aiutare le popolazioni meno fortunate.”
 

                            

 

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