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Master in Svizzera per sette giovani oculisti calabresi

Master in Svizzera per sette giovani oculisti calabresi

Sette giovani oculisti calabresi dotati di talento e desiderosi di fare il grande salto di qualità hanno l'occasione di affinare le loro conoscenze partecipando a un master di altissimo livello condotto dai massimi esperti mondiali nel campo dell'oftalmologia. Questa prospettiva è resa concretamente possibile dalla convenzione stipulata tra la presidenza del Consiglio regionale e l'Esaso (European school of advanced studies in ophtalmology) e illustrata lo scorso venerdì mattina a Palazzo Campanella (Reggio Calabria) durante una conferenza stampa. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato, assieme al presidente dell'assemblea regionale, l'On. Giuseppe Bova, il direttore esecutivo dell'Esaso reggino Pippo Guarnaccia, primario della divisione di Oculistica dei "Riuniti" di Reggio, il Presidente della stessa scuola, Borja Corcostegui, direttore dell'Istituto di Microchirurgia oculare di Barcellona, il Presidente della Società oftalmologica meridionale e direttore del Dipartimento di Oftalmologia della clinica universitaria di Bari, Carlo Sborgia e, punta di diamante, Stanley Chang, direttore del Dipartimento di Oftalmologia della Columbus University di New York, innovatore delle tecniche operatorie nel campo del distacco di retina. “La convenzione - ha precisato Bova- prevede un finanziamento pari all'80 per cento della spesa del corso di alta formazione per sette oculisti calabresi con meno di 40 anni di età. Per questi ultimi il Consiglio regionale si limiterà a sostenere buona parte dei costi, ma la selezione degli ammessi sarà, ovviamente, demandata agli esperti dell'Esaso. La scuola, che ha sede in Svizzera, consentirà ai giovani professionisti della nostra regione di non restare indietro rispetto ai progressi continui che si registrano, sul piano scientifico, nel settore dell'oftalmologia”. Il programma formativo è articolato in tre fasi: la prima comprende quattro moduli di alta formazione da svolgersi, nell'arco di un biennio, presso l'Università della Svizzera italiana a Lugano; la seconda è costituita da uno stage presso enti di ricerca, università e ospedali; la terza si riferisce al "percorso di rientro" a beneficio dell'ente pubblico o dell'istituto privato che sia disposto ad assumere il partecipante al master.     Fonte: La Gazzetta del Sud Un’opportunità per affinare le loro conoscenze grazie alle convenzione tra Consiglio regionale ed Esaco
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