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Sequestrata merce falsa a Napoli e Roma

Occhiali da sole griffati contraffatti, di produzione cinese: in una operazione nel Porto di Napoli, la Guardia di finanza ha sequestrati 37.728 pezzi, firmati 'Bulgari', 'Dior', 'Chanel', 'Armani', 'Cavalli' e 'Valentino''. Qualora fosse stata immessa sul mercato, la merce avrebbe fruttato guadagni per circa un milione di euro.

L'intervento e' stato realizzato nell'ambito dell'impegno congiunto dei finanzieri del Comando Provinciale Napoli e dei funzionari degli Uffici doganali di Napoli, per contrastare il commercio di prodotti illeciti.

La merce sequestrata risulta fabbricata in Cina e destinata ad approvvigionare, attraverso un rete capillare di distribuzione, il mercato del falso e di prodotti d'illecita provenienza, attraverso le reti di distribuzione dedite al commercio indiscriminato e senza scrupoli.

Il responsabile, un 46enne di nazionalita' italiana, rappresentante legale di una societa' con sede in Napoli, e' stato denunciato all'Autorita' giudiziaria.

Cinquecentomila tra capi di abbigliamento e accessori contraffatti per un valore complessivo di circa quattro milioni di euro, invece, è' il bilancio di un'importante operazione nella lotta alla contraffazione messa a segno dalla Guardia di Finanza in forza nell' aeroporto di Fiumicino.

Le indagini, durate sei mesi hanno permesso di stabilire che il traffico di materiale contraffatto (occhiali da sole, scarpe da ginnastica, orologi, cover per telefonini) arrivava in Italia dalla Cina con voli cargo, e gestito da commercianti cinesi titolari di alcune societa' operanti nel quartiere Esquilino (Roma).

Dalla capitale, attraverso una fitta rete di negozi, i commercianti cinesi provvedevano alla distribuzione del materiale su tutto il territorio nazionale. Gli investigatori hanno individuato tre depositi clandestini nella periferia sud di Roma all'interno del quale e' stato rinvenuto il materiale illegale. Per lo stoccaggio degli orologi, invece, circa diecimila fedeli riproduzioni dei piu' costosi modelli di note marche, veniva utilizzata un'abitazione nel quartiere di Cinecitta'. Per i responsabili individuati dai finanzieri, in totale 13 cinesi di cui uno clandestino, e' scattata una denuncia per importazione e commercializzazione di materiale contraffatto e ricettazione.

Secondo i primi accertamenti sulla merce, i militari non solo hanno appurato che si trattava di prodotti realizzati con grande cura, in grado di ingannare anche l' acquirente piu' attento, ma potevano anche essere pericolosi per la sicurezza dei consumatori.

(Fonte:ANSA)

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