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'Davanti agli occhi….tra vezzo e necessità!'

'Davanti agli occhi….tra vezzo e necessità!'

Il Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore (Belluno), unico non solo in Italia per completezza e ricchezza di pezzi, sarà presente alla XXXVII edizione della Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato Città di Pennabilli, una delle mostre italiane di più antica tradizione, con la mostra 'Davanti agli Occhi… tra vezzo e necessità!'

Fra gli oltre 3.000 pezzi che compongono la ricchissima collezione del Museo dell'Occhiale provenienti da tutto il mondo, taluni anche da luoghi inaspettati come la Lapponia, sono stati selezionati alcuni straordinari oggetti che saranno esposti a Palazzo Olivieri per tutta durata della mostra. Integrati nella rassegna antiquaria pennese, dall'13 al 29 luglio, si potranno ammirare occhiali che oggi più d'allora sono esempi di alta oreficeria e di grandissima perizia tecnica: rari 'passamani' in materiali preziosi, binocoli e piccoli cannocchiali terrestri, gli stessi occhiali celati in manici di bastoni da passeggio, o camuffati dentro eleganti tabacchiere in oro e pietre preziose, in porta aghi, nei ventagli, nei necessaire e persino nei bruciaprofumi. E ancora essenziali occhiali in ferro, in ottone, da cappello e da parrucca, e i particolarissimi 'pince-nez' in tartaruga e in acciaio, fino agli occhiali in plastica degli anni '20.
A Pennabilli il Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore, grazie all'impegno di Anfao / Mido e all'organizzazione di Assindustria Belluno / Sipao, presenta una rapida carrellata di oggetti preziosi per raccontare la storia dell'occhiale dal '600 ai primi del '900.
Vittorio Tabacchi, promotore e presidente della Fondazione Museo dell'Occhiale e da sempre appassionato collezionista di oggetti antichi, dichiara: 'il Museo è diventato un momento importante della vita culturale del Cadore e non solo, dell'Italia intera direi, dato che l'amore per quest'oggetto ha portato la nostra terra ad eccellere in tutto il mondo nella produzione e commercializzazione di occhiali. Siamo orgogliosi delle nostre collezioni che si arricchiscono continuamente di nuovi pezzi rari e curiosi e che si propongono come un evento industriale e culturale importante.
Il Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore è stato inaugurato nel 1990. Proprio in queste settimane il Museo sta completando il trasferimento nella sua nuova sede, un prestigioso palazzo di vetro, legno del Cadore e cemento, proprio accanto alla casa natale del Tiziano. Con un allestimento di prestigio ideato dall'arch. Alessandro Mendini, il nuovo Museo dell'Occhiale è pronto a presentarsi al mondo intero il prossimo 9 agosto, data fissata per l'inaugurazione'.

La presenza alla Mostra di Pennabilli è una parentesi eccellente per mantenere il contatto con il pubblico in attesa dell'apertura della nuova sede. Grazie ad una organizzazione ed un management efficienti e vivaci, che vedono il Museo non solo come una raccolta statica ma anche come un momento culturale dinamico, si si è concretizzata la collaborazione con l'Associazione che cura l'organizzazione della mostra di Pennabilli.

Quella del Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore è una presenza che è testimonianza di cultura, costume e storia, che non poteva trovare ospitalità migliore se non quella di una rassegna antiquariale, ove ogni singolo pezzo esposto, come dipinti arredi ed oggetti presenti in mostra, è testimonianza della massima espressione dell'ingegno, dell'estro e della creatività, ma anche del gusto e delle mode che hanno caratterizzato l'evolversi della società e della cultura.
Il moderno occhiale italiano proviene da una secolare tradizione, frutto del genio creativo dei maestri artigiani del bellunese. Una trasmissione di memorie, di cultura e costume di un'attività produttiva tipicamente 'cadorina', luogo battezzato all'arte di 'fare l'occhiale' sin dalla fine dell'800 (1878) ed evolutosi negli anni fino a diventare un vero e proprio distretto industriale, da cui oggi proviene oltre l'80% della produzione nazionale. Manufatti che racchiudono in sé storia, design, qualità e tecnologia, caratteristiche che gli hanno permesso di superare la connotazione di medical device, per trasformarsi in accessorio fashion, conquistando le fasce alte dei mercati di tutto il mondo.Un connubio, dunque, fra arte e tecnica del nostro tempo.

La rilevanza che gli occhiali hanno avuto nell'immaginario collettivo, ha permesso loro di segnare il percorso della moda, influenzando il contesto culturale e sociale.
Oggetti cult per artisti, attori e cantanti, restano scolpite nella mente immagini cariche di emozioni che hanno fatto epoca: Jackie Kennedy, Elton John o l'eccentrica Wallis Simpson sono solo alcune delle personalità particolarmente legate a questo oggetto. E proprio a Mido, la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia più importante al mondo, questo fenomeno trova la sua consacrazione ogni anno. In particolare, la 37° edizione appena conclusa, ha dedicato la prima serata, il 4 maggio, ad un evento magico dove modelli esclusivi hanno ripercorso le tappe più significative di un cammino che continua tuttora, un percorso dove ricerca, innovazione e design si sposano sempre in soluzioni nuove e originali.

Ad agosto di quest'anno il museo si trasferirà all'interno del palazzo denominato COS.MO(centro operativo servizi museo dell'occhiale)

La nuova sede, più idonea ad esporre le prestigiose collezioni, si trova accanto alla casa natale di Tiziano Vecellio nel centro di Pieve di Cadore, città veneta della cultura 2004.
Il museo si articolerà su due piani: il primo, dedicato alla nascita e all'evoluzione dell' occhiale; il secondo, attraverso l'esposizione di fotografie, documenti, reperti e macchinari, racconterà la storia del distretto bellunese dell'occhiale dalla nascita in Cadore nel 1878 fino ai giorni nostri.

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