
Trenti: l'innovazione è la forza del Distretto
'Noi non molliamo mai. Io, come gran parte dei miei collaboratori, sono solito trascorrere almeno 11 ore al giorno in fabbrica. Questo del resto è il miglior modo per tirare avanti una piccola azienda come la nostra, puntando come sempre sull'innovazione'. Così Walter Da Rin, titolare della Trenti Industria Occhiali, racconta all'Ansa la storia della sua impresa e della sua famiglia, e che rappresenta un tipico esempio di azienda del distretto dell'occhialeria di Belluno.
La sua vicenda professionale è caratterizzata dal filo rosso della perseveranza, di una persona che ha avuto la forza di 'non mollare nei momenti brutti e che ora è capace di esportare i suoi prodotti soprattutto negli Usa, per l'80%, e per il resto in Europa e Medio Oriente, dando vita a un fatturato che, nonostante le note vicende internazionali, è passato dai 6 milioni dei euro del 2001, ai 7 del 2002 e ai 7,3 del 2003'.
Da Rin, 62 anni, originaria di Perarolo di Cadore, attuale sede della Trenti Industria Occhiali, ha cominciato a lavorare con lo zio nel 1959, anno di fondazione dell'impresa, o meglio micro-impresa, visto che 'per qualche anno quella che oggi dà lavoro a poco più di 40 addetti ha vissuto grazie a 6 braccia: quelle di mio zio, di mio padre e le mie'. Il 2 febbraio verranno festeggiati i 45 anni di attività.
Per quanto riguarda l'innovazione, due grandi soddisfazioni, dice Da Rin, 'le abbiamo avute alla rassegna francese Silmo, quando ci siamo aggiudicati per 2 anni di seguito, 2001 e 2002, i premi per la tecnologia e la moda, presentando una montatura per bambini con stanghette talmente tanto flessibili da poter raggiungere un arco di 270 gradi'. I prodotti dell'azienda, aggiunge, 'messi a punto solo con un creativo e nessun ingegnere, ma solo con pochissimi tecnici, cresciuti dentro la nostra azienda', si sono aggiudicati, sempre nel 2002, un premio intersettoriale assegnato dalla Regione Veneto. Alle spalle della montatura, infatti, si sono piazzati un sistema di chiusura per finestre e un nuovo sistema di raffreddamento per frigoriferi. Altra enorme soddisfazione.
Tra i momenti più difficili, Da Rin ricorda 'gli anni Novanta, quando grazie a un cambiamento dei gusti fummo costretti a convertire la nostra produzione dalla plastica al metallo. Ma anche quel momento è stato superato'.
E infine, oggi, come battere la Cina? Da Rin ha le idee chiare: 'Non resta altro che applicare la vecchia formula vincente da sempre dalle nostre parti: non abbattersi e cercare di stare sempre un passo avanti a loro per quanto riguarda l'innovazione, la modellistica e i colori'. Il tutto 'condito con ottimismo'.