Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

'Contraffazione e scelte politiche': convegno a Milano

'Contraffazione e scelte politiche': convegno a Milano

Si è svolto ieri pomeriggio, presso la Camera di Commercio, il convegno 'Contraffazione e scelte politiche', organizzato dall'Assessorato al Commercio e all'Artigianato del Comune di Milano in collaborazione con il Centro Studi Anticontraffazione.

Coordinato dall'Assessore al Commercio del Comune di Milano Roberto Predolin, il dibattito, giunto alla sua seconda edizione, è stato animato dagli interventi del Prefetto di Milano Bruno Ferrante, del Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano Pier Andrea Chevallard, del Sottosegretario al Ministero delle Attività Produttive Mario Valducci, del Direttore dell'Ufficio Italiano Marchi e Brevetti Maria Ludovica Agrò, del Presidente di Assolombarda Michele Perini, del Presidente del Centro Studi Anticontraffazione Daniela Mainini, del presidente di Anfao e Mido Cirillo Marcolin e del Segretario Generale della Federazione Anti Pirateria Audiovisiva Luciano Daffara.

La contraffazione e, più in generale, il furto delle idee, costituiscono una piaga sempre più dilagante, che deve essere affrontata con determinazione, competenza e volontà, politica e istituzionale. Il convegno si è proposto come un momento di riflessione strategica tra Istituzioni, Associazioni di Categoria e Associazioni Private.

Da più parti è venuta la richiesta di un maggior coordinamento a tutti i livelli di tutti i soggetti impegnati, sia in ambito nazionale che internazionale, in particolare Unione Europea e Wto, al fine di concretizzare gli sforzi in azioni sempre più mirate e decise nei confronti del fenomeno dilagante della contraffazione.

Da sottolineare, nei dati ufficiali diffusi durante il convegno, che il valore delle merci contraffatte oscillerebbe tra il 5 e il 7% del commercio mondiale (200-300 miliardi di euro ogni anno).

Significativo l'intervento dell'Avvocato Daniela Mainini che ha precisato come un'adeguata tutela della proprietà intellettuale debba passare oggi più che mai attraverso l'utilizzo del diritto penale. Rapidità, deterrenza e costi inferiori per le aziende, gli elementi essenziali di tale strada.

La testimonianza del mondo associativo e imprenditoriale è venuta dal presidente di Anfao e Mido, nonché amministratore delegato del Gruppo Marcolin SpA, Cirillo Marcolin. 'Nel settore dell'occhialeria la contraffazione è responsabile ogni anno della perdita di circa il 15% del mercato', ha ricordato Marcolin. 'In valore parliamo di circa 100 milioni di euro di fatturato in meno per le aziende italiane del settore. Inoltre non va dimenticato il potenziale danno che un occhiale contraffatto può arrecare alla salute dei consumatori'.

Marcolin ha fatto poi riferimento al servizio di tutela Marchi e Brevetti che opera sin dal '95 all'interno di Mido e agli episodi di contraffazione che si sono verificati negli anni: 'Sono sempre più determinato a continuare a portare avanti una posizione sempre più decisa contro ogni tipo di contraffazione, al fine di salvaguardare la produzione delle aziende italiane, ma anche di garantire i consumatori dell'autenticità e del valore di un occhiale originale'.

Marcolin ha sottolineato poi il forte impegno dell'Anfao volto a contrastare questo fenomeno, impegno che va in tre direzioni: a livello doganale attraverso le istanze di sospensione a tutela degli associati, nei procedimenti penali attraverso la costituzione a parte civile dell'associazione, nel sollecito alla distruzione fino ad arrivare, come è successo ultimamente, a sostenere direttamente le spese della distruzione degli occhiali contraffatti sottoposti a sequestro.

'Tutto ciò non è ancora abbastanza, il Made in Italy deve essere necessariamente regolamentato e tutelato anche e soprattutto politicamente. Senza una precisa volontà politica in tal senso, tutti gli sforzi associativi sarebbero, infatti, vanificati', ha concluso Marcolin, chiedendo al Governo di continuare a trasmettere la stessa priorità di obiettivi anche agli organi che direttamente operano sul territorio e auspicando che l'Italia svolga un ruolo di primo piano a livello di Unione Europea nel sostenere l'opera di 'enforcement' sulla contraffazione appena avviata.

Indietro