
Rinnovato il sito del Museo dell'Occhiale
È stata completamente rinnovata la veste grafica del Museo dell'Occhiale sul nostro portale. Il restyling ha riguardato sia il colore (il bordeaux), sia la navigazione, ora più semplice e veloce, con la supervisione del curatore del Museo, Marcello Rosina.
Si inizia con una presentazione di Vittorio Tabacchi, presidente del Museo, che racconta le ragioni della sua nascita, per continuare con una veloce presentazione dei contenuti e dell'evoluzione della montatura per occhiali dal XII all'inizio del XX secolo.
Dopodiché ci si può tuffare nell'esplorazione di un vasto numero di esemplari del Museo, suddivisi per categoria, dagli Astucci ai Binocoli, dai Cannocchiali Corti a quelli Terrestri, dai Fassamani alle Lenti d'ingrandimento, dai Monocoli ai Nécessaires, per finire con Occhiali Orientali, Occhiali, Pince-Nez, Tabacchiere e Ventagli, e con una sezione Varie nella quale si possono ammirare, tra l'altro, tre insegne da Ottico risalenti alla fine del XIX secolo.
Il Museo dell'Occhiale, che ha sede a Tai di Pieve di Cadore e ha aperto al pubblico nel 1990 con una collezione iniziale di circa 2 mila pezzi databili dal XVI al XIX secolo, è nato per avvicinare l'uomo qualunque 'alla genesi di uno strumento - l'occhiale - senza il quale probabilmente la storia dell'umanità sarebbe stata diversa. [...] Se gli occhiali italiani sono ambasciatori nel mondo del gusto, dello stile e dell'industria nazionale, quelli che qui (il Museo, ndr) sono raccolti sono parte della storia dell'uomo'*.
*tratto dall'introduzione di Giuliano Tabacchi, presidente Anfao nel 1990, al libro sul Museo dell'Occhiale