Pechino: tre produttori di occhiali nel mirino dell'anti-dumping
Tre società produttrici di occhiali di Wenzhou hanno deciso di rispondere all'accusa di dumping mossa dall'Argentina a inizio gennaio.
Le società, di cui non conosciamo il nome e che fanno parte di un gruppo di 27 società coinvolte nel caso, tutte con sede a Wenzhou, nella Provincia della Cina Orientale di Zhejiang, hanno accettato di rappresentare anche i loro colleghi dopo un meeting di un giorno organizzato dalla Camera di Commercio degli Ottici di Wenzhou.
"Non tutte le società citate in giudizio replicheranno all'accusa: il costo dell'azione legale è troppo elevato", afferma Ye Zijian, presidente della Camera. Le tre società rappresentanti comprendono una compagnia commerciale e due società manifatturiere.
Il Paese sudamericano accusa le 27 società di praticare dumping sleale per i loro occhiali. Dal gennaio al novembre dell'anno scorso, Wenzhou ha esportato in Argentina occhiali per un valore di 970.000 dollari americani, meno dello 0,3% delle esportazioni totali di prodotti ottici (400 milioni di dollari).
Ye afferma che, nonostante le esportazioni cinesi in Argentina siano relativamente limitate, i produttori ottici di Wenzhou temono che altri Paesi potrebbero intentare causa se in Argentina verranno applicate sanzioni.
Non è ancora stato scelto uno studio legale che rappresenti le società, ma quando avverrà questa scelta, continua Ye, i legali chiederanno all'Argentina di rinviare la scadenza per rispondere alle accuse.
Wenzhou è la più grande base produttiva di prodotti ottici, con oltre 800 produttori per 120.000 operai. Questa è la seconda volta che una camera di commercio locale nella stessa città commerciale viene portata alla ribalta per rispondere alle accuse di dumping.
Nelle udienze settimanali anti-dumping avviate dalla Commissione per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti, si fa spesso menzione della Cina. E sembra che il movimento si stia estendendo ad altre nazioni.
(Fonte: China Daily)