
Laurea in Ottica e Optometria: alla Bicocca di Milano i primi laureati
Si sono laureati i primi i due ottici optometristi italiani all'Università Bicocca di Milano. Il corso di laurea triennale è stato istituito dall'Università milanese attraverso il forte impegno di Alessandro Borghesi, preside della facoltà di Scienze, e grazie allo stimolo formativo e culturale di Federottica, l'Associazione Federativa Nazionale degli Ottici Optometristi, che ha garantito docenti specializzati in optometria.
Dopo tre anni dall'istituzione del corso, i primi due laureati, Luca Giorgetti e Ivan Piacentini, hanno discusso le loro tesi sperimentali ('Lenti a contatto morbide bifocali: applicazione per la compensazione del presbite e caratterizzazione fisica della lente' Giorgetti e 'Comparazione ed integrazione tra la sequenza optometrica analitica e il metodo MKH' Piacentini) di fronte a una commissione formata, oltre che da docenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, di cui fa parte il corso, anche da professori di Medicina. Infatti, la disciplina, ora riconosciuta come scienza, sviluppa le migliori tecniche optometriche attraverso una sinergica formazione tra docenti ordinari di entrambe le facoltà. È così garantita al nuovo laureato l'utile collaborazione con l'oftamologo per realizzare quell'indispensabile servizio visivo cui il pubblico ha diritto di accedere.
Con la laurea in Optometria, l'Italia si mette al passo con l'Europa, qualificando una professione che richiede sempre più strumenti, formazione continua e ricerca per assumere l'autorevolezza che le compete. L'ottico optometrista è l'operatore tecnico sanitario che prescrive, adatta e realizza la fornitura di occhiali correttivi, protettivi, lenti a contatto, ausili visivi per ipovedenti e attua le necessarie procedure di educazione visiva.
Il mercato del lavoro risponde positivamente, infatti sono già numerosi gli atenei che hanno ritenuto necessario istituire questo corso triennale (dopo la Bicocca, l'Università di Padova e quella di Lecce), evidenziando ancor più l'esigenza di una professione indispensabile per il benessere del cittadino.
Come spesso accade, il mondo accademico anticipa il potere legislativo. All'appello manca ora il pieno riconoscimento della professione con un Albo ufficiale e l'obbligo della formazione universitaria, come del resto già avviene nell'Unione Europea. 'Manca completamente anche la figura dell'ottico optometrista come informatore scientificoche formi continuamente il personale che si occupa di fornire i mezzi di compensazione visiva', precisa Antonio Papagni, coordinatore del corso di laurea in Bicocca. 'Queste prime due lauree, sanciscono anche in Italia la nascita dell'optometria come scienza dopo una lunga fase di gestazione, soddisfano l'esigenza di una figura professionale che addestri a utilizzare al meglio il nostro sistema visivo. Quando una disciplina diventa scienza vuol dire che si fa cultura e ricerca a un buon livello, andando a colmare bisogni necessari per la società'.
Soddisfatto il Presidente di Federottica, Giulio Velati: 'La nostra associazione da sempre ha cercato di creare le condizioni affinché gli ottici optometristi italiani potessero accedere a una formazione che fosse al medesimo livello di quella presente negli altri Paesi dell'Unione europea in maniera da permettere a questi professionisti d'affrontare con sempre maggiore preparazione le sfide derivate dalla libera circolazione delle professioni nell'Unione. Una solida formazione è stata, è e sarà la carta vincente, sia per affermare la nostra professione, sia per ottenere anche nel nostro Paese quella giusta e necessaria legislazione destinata a regolamentare finalmente la professione optometrica e il profilo dell'ottico optometrista. Anche qui Federottica si è fortemente impegnata con risorse economiche e intellettuali ottenendo diversi corsi di laurea in ottica e optometria. E questi primi laureati costituiranno il futuro dell'optometria italiana'.
Orgoglio anche da parte dell'Albo degli Optometristi: 'I primi laureati in ottica e optometria rappresentano per l'Albo degli Optometristi il raggiungimento tangibile di un obiettivo che ci eravamo posti più di trent'anni fa', commenta il Presidente Alberto Benzoni. 'La formazione continua è stato il motivo per cui è nato e si è evoluto l'Albo, i colleghi, che allora ne avevano posto le basi, avevano la necessità di un accrescimento culturale della categoria a tal punto che i crediti formativi ottenuti ogni anno erano condizione necessaria per l'iscrizione all'Albo, alcuni anni prima della nascita dell'Ecm ministeriale'.