
Gli occhiali di Coveri a Vecellio
È un pirata-gentiluomo che ama le donne, anzi che ama piacere alle donne, l'uomo vestito da Coveri per il prossimo inverno: un bell'esempio di giovane mascolinità elegante, in giacca e cravatta come piace alle mamme, ma con quel tanto di corsaro che strega le ragazze.
Lunghi giacconi imbottiti di volpe, montgomery in lana lavorata grossa, velluti a coste, ma anche giacche da smoking in seta a minute fantasie jacquard, e tante cravatte portate con nonchalance. 'È un modo per dimenticare i filibustieri della finanza, quelli con i cravattoni che invece di strozzare loro strozzano gli altri', dice Francesco che, a 29 anni, non perde occasione per la battuta. Da alcuni anni ormai ha preso in mano l'azienda di famiglia, fondata dallo zio Enrico Coveri. 'Non sono tempi facili per la moda', dice il giovane stilista imprenditore, 'e non ho certo potuto approfittare di momenti forti. Ho molto da nuotare, ma ho le braccia per farlo. L'azienda si sta rinnovando con la mia figura. Il 2003 è andato meglio di altri anni, ci sono nuovi accordi di licenza su cui puntiamo molto, anche quello per gli occhiali con l'azienda bellunese Vecellio'.
È soddisfatto Francesco, ma segnala il serio problema della contraffazione: 'Quello che ci ammazza sono i falsi, sembra incredibile, ma anche se non siamo tra i cinque grandi marchi mondiali, questo problema per noi è molto forte, siamo costretti a occuparcene continuamente, rifacciamo il marchio ogni sei mesi, cambiando un piccolo dettaglio riconoscibile solo da noi, per poter combattere la contraffazione'.
(Fonte: Ansa)