Waiting for MIDO 2024: Giovanni Vitaloni
Domani, sabato 3 febbraio, aprirà le porte a Fieramilano Rho il più grande eyewear show internazionale: MIDO. Fino a lunedì 5 febbraio i riflettori dell’intero comparto saranno accesi sulla capitale meneghina. Questa 52^ edizione avrà come driver il business, la sostenibilità, la bellezza, la passione e inclusione.
Scopriamo dalle parole del suo Presidente, Giovanni Vitaloni, tutte le novità del trade show.
Quale ruolo svolge MIDO all’interno del panorama mondiale dell’ottica-occhialeria?
MIDO è il trade show dell’occhialeria più importante a livello internazionale e questo già ci dà una grande responsabilità poiché le aspettative di espositori, visitatori e di tutti i professionisti della filiera che partecipano sono altissime e noi dobbiamo fare in modo di non deluderle. C’è un altro aspetto che va rimarcato, cioè la nostra collocazione temporale rispetto ad altri eventi del settore. Organizzare MIDO a inizio febbraio è strategico per collocarci in un momento in cui le aziende presentano le loro collezioni e novità per il nuovo anno. Gli accordi commerciali che si concludono a MIDO sono un barometro dell’andamento dell’anno appena cominciato e ciò fa di MIDO un appuntamento imprescindibile e riversa su di noi un grande onere, che siamo fieri e orgogliosi di portare perché per tre giorni ci fa essere il centro del sistema dell’eyewear mondiale.
Quali saranno le parole chiave di MIDO 2024?
A guidarci nell’organizzazione di questa 52^ edizione sono state le parole Business, Sostenibilità, Bellezza, Passione e Inclusione.
MIDO nasce per favorire gli accordi commerciali e far incontrare domanda e offerta nel settore. È questa la nostra missione principale e, come dicevo prima, è anche la nostra più importante responsabilità. Ogni anno visitano MIDO migliaia di buyer, distributori, ottici e professionisti da tutto il mondo, grazie anche alla preziosa collaborazione con Agenzia ICE che organizza un incoming di buyer esteri di alto profilo. Le aziende che espongono sanno che a MIDO possono concludere affari importanti e cerchiamo di agevolarli fornendo loro tutto il supporto logistico e organizzativo possibile. Quest’anno, ad esempio, abbiamo attivato un nuovo tool gratuito sull’App pensato proprio per gli espositori che consente di aumentare la possibilità di creare lead, gestire meglio il ROI (Return on Investment), personalizzare l’esperienza per i visitatori del proprio stand e renderla più mirata ma anche analizzare le prestazioni dello stand. E non dimentichiamo la piattaforma digitale, dove per tutto l’anno le aziende possono proporre le loro novità di prodotto e incontrare virtualmente buyer e operatori.
La seconda parola, sostenibilità, è ormai un “faro” che ci guida in tutte le scelte che facciamo. È anche una necessità del mercato perché ormai il pubblico finale sceglie anche in base a questo criterio e non possiamo ignorarlo. Per questo con ANFAO e CERTOTTICA abbiamo lavorato al programma “CSE - Certified Sustainable Eyewear”, che presenteremo proprio a MIDO, per la certificazione di sostenibilità sul prodotto. Il programma certificherà la sostenibilità dei singoli componenti e del prodotto finito. Il Regolamento Generale e i criteri si basano sulla norma ISO 14024 “Etichettatura ambientale”. La sostenibilità per noi non è solo una parola quindi, ma ci impegniamo per renderla concreta in tutti gli aspetti del sistema occhialeria.
La terza parola, bellezza, è una costante del nostro evento: vogliamo stupire il visitatore con allestimenti nuovi e che colpiscono la sfera emozionale, per rendere l’esperienza indimenticabile. Ma la bellezza è anche uno dei temi al centro dei nuovi incontri MIDdays Talk che si svolgeranno all’OTTICLUB e che saranno guidati dal sociologo Francesco Morace. A dialogare con lui, personaggi che hanno fatto della bellezza il loro “mantra” e di cui ascoltare le storie per trarne ispirazione.
La passione è quella che mettiamo noi organizzatori ogni giorno nella realizzazione di questo grande evento e che vediamo negli operatori che ogni anno partecipano a MIDO. Cerchiamo di stimolarla sempre, organizzando momenti di condivisione e confronto perché dallo scambio con gli altri nascono le cose migliori.
Di inclusione infine quest’anno si parlerà molto nei convegni come quello sull’Empowering Optical Women Leadership, ma ne abbiamo già “parlato” attraverso il rifacimento del nostro sito, reso accessibile a tutti in anticipo rispetto alle normative europee. È un piccolo gesto, ma è solo l’inizio di un percorso che abbiamo intrapreso in questa direzione. Ce ne sarebbero tante altre di parole chiave per descrivere MIDO 2024, come innovazione, tecnologia, futuro ma vi invitiamo a venirci a trovare per scoprirle tutte!
L’edizione 2024, rispetto a quella precedente, ha aggiunto un padiglione. Come sarà organizzato il tessuto espositivo alla luce di questo cambiamento?
Sì, rispetto all’anno scorso abbiamo aggiunto un padiglione, portandoli di nuovo ai 7 dell’era pre-covid, per accogliere gli oltre 1.200 espositori attesi per questa edizione. 8 saranno invece le aree espositive, le stesse delle precedenti edizioni, ma alcune sono state ampliate. Il Fashion District, tempio dei grandi player, si distribuirà nel padiglione 1 per intero e in parte dei padiglioni 2, 4 e 6, tutti collegati tra loro. Il padiglione 1 accoglierà inoltre l’OTTICLUB, luogo deputato ai convegni e agli eventi di MIDO. Nei padiglioni 2 e 4 troveranno ubicazione anche le aree Design e Design Tech. Nel padiglione 2 abbiamo anche riservato un’ampia area all’Academy, in crescita costante e che quest’anno accoglie ben 85 espositori, e all’area Start-up con 16 realtà emergenti. Il padiglione 3, come da “tradizione”, sarà il regno delle lenti, mentre i padiglioni adiacenti 5 e 7 saranno dedicati agli espositori asiatici con l’area FAiR East. Ultimo ma non ultimo il padiglione 6 che ospita MIDO Tech, la più grande area espositiva internazionale dedicata a macchine, materie prime e componentistica, e alcuni spazi nevralgici di incontro come la Press Lounge dedicata alla stampa, l’area riservata ANFAO e la lounge dell’Agenzia ICE.
Tra le priorità di MIDO c’è la volontà di ‘generare cultura’: come svilupperete questo aspetto? Ci saranno novità?
Se per cultura intendiamo la condivisione di idee, progetti, strategie e prospettive sull’eyewear internazionale, posso confermare che ce ne occupiamo tutto l’anno perché siamo promotori di iniziative, con ANFAO ed altri partner di prestigio, che mirano a diffondere buone pratiche del sistema e sensibilizzare i professionisti su tematiche di interesse generale. Durante i 3 giorni di salone, vediamo la cultura nelle piazze, tra gli stand, nei corridoi, un vero melting pot di idee, visioni e culture appunto diverse. E soprattutto la vediamo nell’area dedicata agli eventi: da parte nostra cerchiamo di incentivare il dibattito e il dialogo organizzando incontri, convegni e seminari rivolti a tutti i professionisti, invitando personaggi che provengono dai più diversi ambiti a condividere la loro esperienza. In questo senso, la novità di quest’anno sono i già citati MIDday Talks con Francesco Morace che dialogherà con personaggi che apparentemente nulla hanno a che fare con l’eyewear, ma che pensiamo possano essere di ispirazione per tutti coloro che abbiamo voglia e interesse ad ascoltare. Tra questi il celebre esperto di look e scrittore Diego Dalla Palma, lo chef e maître chocolatier Ernst Knam e gli architetti Mara Servetto e Ico Migliore. All’OTTICLUB dedicheremo anche spazio ad aspetti concreti delle diverse professioni del settore con incontri, che abbiamo chiamato Market Insight, che analizzano il mercato da diversi punti di vista, dai trend ai driver di acquisto e così via. Non sono invece una novità, ma li riproponiamo perché l’anno scorso hanno avuto un grande successo, gli incontri del ciclo HOW TO?, pensati per le attività quotidiane dei centri ottici. Qui si parlerà ad esempio di comunicazione, marketing digitale, fashion e tendenze ecc. Infine, non mancherà lo spazio per le tematiche medico-scientifiche con alcune tavole rotonde dedicate alla presbiopia, alla miopia, alla promozione del dialogo fra pazienti, centri ottici e oculisti.
Negli ultimi mesi ha accolto molto interesse il programma a sostegno della leadership femminile nell’industria dell’occhialeria Empowering Optical Women Leadership, realizzato con ANFAO e Fondazione Bellisario e partito un anno fa a MIDO 2023. A che punto è il progetto?
È proprio di questo che parlavo quando dicevo che MIDO fa cultura tutto l’anno! Il progetto di empowering femminile nel mondo dell’occhialeria riguarda un tema che ci sta molto a cuore: l’inclusione, a cui si deve lavorare tanto a tutti i livelli. Il progetto che stiamo portando avanti con ANFAO e con la Fondazione Bellisario mira a creare consapevolezza e a promuovere una diversa visione della cultura aziendale dall’interno perché soltanto così si possono scardinare i preconcetti e cancellare le disuguaglianze. Sarà interessante ascoltare i primi risultati di questo progetto a un anno dal suo lancio, avvenuto proprio qui a MIDO.
Cosa si aspetta da questo MIDO?
Più che aspettare, mi auguro di aumentare i visitatori rispetto al 2023 (ndr: 35.000 da 130 paesi) e di soddisfare al massimo le aspettative dei 1.200 espositori. Sicuramente, mi aspetto invece di riceverne la tipica carica di energia, una forza propulsiva che nasce e si diffonde tra le aree espositive e che ci aiuta ad affrontare con tenacia e coraggio l’anno che ci attende.
Ci vediamo domani a MIDO!