Una questione di famiglia
L’azienda spagnola Gigi Barcelona è in rapida crescita e ha un obiettivo ben preciso: diventare sempre più ‘green’. WMIDO ne ha parlato con il suo CEO, Patricia Ramo.
Quando e come è nato il marchio Gigi Barcelona?
Nel 2014, quando a 21 anni sono entrata nell’azienda di famiglia, decisa a concentrare tutte le mie energie sulla costruzione di un nuovo marchio. Volevo continuare la tradizione di mio nonno, fondatore negli anni ’60 di uno dei primi stabilimenti di occhiali a Barcellona e di mio padre, Luis Ramo, rimasto per 35 anni alla guida dell’azienda, dove ancora oggi lavora attivamente portando un contributo che io considero fondamentale.
Com’è organizzata l’azienda a livello mondiale?
La sede centrale è a Barcellona e abbiamo un altro ufficio a Miami per raggiungere il mercato statunitense. Attualmente, disponiamo di eccellenti strutture commerciali in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Belgio, tutte in costante crescita, grazie a un numero sempre maggiore di clienti. Inoltre, abbiamo distributori in mercati importanti come la Russia, il Canada, Israele e la Polonia.
Ci indicherebbe i dati economici aziendali relativi all’ultimo esercizio?
Il 2019 ha fatto segnare il miglior primo trimestre nella storia dell’azienda, con una crescita di oltre il 120% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono numeri impressionanti, che consolidano lo sviluppo registrato nell’esercizio finanziario 2018, in cui il nostro fatturato era aumentato del 100%, attestandosi a 6 milioni di euro. Quest’anno ci aspettiamo di superare quota 12 milioni di euro.
Quali sono i mercati in cui vorreste sviluppare ulteriormente il vostro marchio e perché?
Gigi Barcelona è già presente nei negozi di ottica di 45 Paesi del mondo. Quest’anno, abbiamo investito negli U.S.A. aprendo una consociata locale. Attualmente è gestita da un direttore generale e quattro responsabili commerciali ma abbiamo intenzione di ampliarne l’organico, dal momento che il nostro obiettivo è quello di diventare un marchio di riferimento sul mercato statunitense. Inoltre, sono per noi importanti anche tutti i principali mercati dell’intero continente americano, così come, naturalmente, l’Europa, dove prevediamo di continuare a crescere.
Qual è il suo parere in merito al successo dei marchi di occhialeria provenienti dalla Spagna?
I marchi spagnoli stanno vivendo, sia nell’eyewear che nella moda, un momento molto positivo, ricco di talento, grazie alla presenza di tanti giovani designer impegnati nello sviluppo di progetti interessantissimi. È un ambiente che mi stimola e che, sul piano personale, mi dà l’impulso per continuare a lavorare sempre al massimo livello.
Com’è andato il MIDO 2019 per la sua azienda? Parteciperete anche all’edizione del 2020?
Certo! Il MIDO 2019 è stato magnifico: abbiamo presentato la nostra nuova collezione di aprile, composta da una gamma molto completa ed equilibrata di modelli dal design originale sia per uomo che per donna, e in più abbiamo lanciato ‘Beyond’, la nostra prima capsule collection, ottenendo un riscontro davvero incredibile. Per la prossima edizione abbiamo in serbo uno stand tutto nuovo e tante altre novità a cui stiamo già lavorando.
Può darci qualche anticipazione sui vostri piani per la prossima stagione?
La prossima sarà per noi una stagione chiave, piena di novità, che ci vedrà impegnati anche in quella che, in tutta onestà, considero una sfida personale. Sono molto orgogliosa dei nostri ultimi modelli e della nuova campagna che sarà lanciata alla riunione di vendita globale che terremo a metà agosto.
Inoltre, ci stiamo adoperando al massimo per costruire un’azienda molto competitiva, sostenuta da uno staff di grande talento e professionalità. L’idea è quindi quella di trasformare l’azienda in un marchio di riferimento forte a livello mondiale, con l’ambizione di acquisire forza a tutti i livelli per poter offrire ai nostri clienti il prodotto migliore.
Infine, uno degli aspetti che più curiamo in azienda è il programma di sostenibilità, fondato sull’impegno a diventare più ‘green’ attraverso l’utilizzo di plastiche biodegradabili.