Il Grande Cretto è l’opera di land art più imponente al mondo, realizzata site-specific da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città di Gibellina (in provincia di Trapani, in Sicilia), completamente distrutta da un terremoto nel 1968. Una grande distesa di cemento bianca, che ricopre le macerie della cittadina quasi fosse un sudario, su cui l’artista ha ricostruito la pianta del centro storico trasformando le strade in solchi e dando vita a una sorta di labirinto di oltre 80mila metri quadrati.
Un’opera dal fortissimo impatto emotivo che vuole segnare la memoria di questo drammatico avvenimento. È stata questa la location scelta da Blackfin per la nuova campagna di comunicazione 2020 Timeless Memories.
Il Cretto di Burri crea uno sfondo asettico, quasi immateriale, animato dai modelli – due donne e un uomo - che si muovono scalzi, lievi e rispettosi in questo scenario surreale. Ma è uno sfondo che si rivela al contempo assolutamente reale, quasi violento per la sua forte connotazione valoriale - storica, emotiva e artistica – che lo lega al brand di occhiali. La scelta della location rappresenta infatti un continuum legato al processo di maturità del marchio che riconosce nei tre pilastri i valori comuni dell’azienda: neomadeinitaly, ossia il legame etico e storico con il proprio territorio, titanium, ossia l’aspetto materico e concreto del prodotto che è anche del luogo che ha ospitato lo shooting, credo, inteso come consapevolezza del messaggio, quello della campagna, che qui non è solo trasfigurazione di immagini ma anche di profondo significato e di sostanza.
L’ambientazione degli scatti è dunque rappresentazione di una realtà quasi indefinita, il Grande Cretto si fa spazio di narrazione, con il significato forte di monito e ricordo perpetui (timeless) di quello che è la nostra storia. Una storia che è fatta di memorie (memories), pronte a ricordarci sempre che ciò che siamo oggi nasce da ciò che siamo stati allora.