Un concetto completo di sostenibilità.
Abaca, foglie di palma, rafia, lino, seta, lana, cashmere. La passione per gli elementi naturali e l’amore per l’artigianato tradizionale animano la nuova collezione CMO 2022 di Élitis. Queste fibre vengono tessute e ingrandite su telai a mano, da artigiani che perpetuano gesti antichi, tramandati di generazione in generazione.
Con questa collezione così sfaccettata il brand pone al primo posto il rispetto dell’ecosistema in cui le piante vengono coltivate e raccolte per fornire la fibra. Si tratta, infatti, di piante che svolgono ruoli ben precisi nell’ambiente in cui sono inserite: ad esempio, contribuiscono a mantenere la biodiversità, sono sostegno per il suolo e offrono riparo agli uccelli. Un utilizzo irresponsabile di queste piante comprometterebbe la salute e la specificità delle aree naturali in cui sono inserite. Per questo, vengono scelti solo gli esemplari che possono essere utilizzati in modo sostenibile, garantendo ricrescita rapida e taglio non invasivo. Niente di diverso da ciò che da secoli fa l’artigianato tradizionale, che le lavora e le rispetta come materie prime in grado di alimentare economie locali compatibili con la tutela della natura.
L’idea di sostenibilità si concretizza anche nella salvaguardia dell’artigianato tradizionale, portatore di gesti virtuosi nei confronti dell’ambiente. Per questo, CMO lavora per tutelare i manufatti più rari, realizzati in remoti villaggi, con l’utilizzo di fibre vegetali singolari e con l’impiego di tecniche artigianali antiche, spesso tramandate di padre in figlio. CMO offre così il suo contributo nel perpetuare queste abilità uniche, affinché questa ricchezza non vada persa con l’industrializzazione. Dalla natura all’artigiano, che la lavora in modo rigorosamente manuale. Questa è la “filiera corta” che attraversa la fibra, prima di essere sottoposta a ore di lavorazione, durante le quali l’artigiano mette tutto il know-how al servizio di un tessuto che, per essere realizzato, spesso, richiede anche un’intera giornata di lavoro. La natura in fondo esige pazienza, virtù che contraddistingue il mestiere del filare la stoffa, torcere, tessere o intrecciare i fili.