Se dico “eco”, dico occhiale.
La sostenibilità rappresenta ormai un valore cardine della nostra società e nel mondo dell’eyewear un numero sempre più crescente di aziende la sta abbracciando. Ormai l’occhiale “eco” non è più l’eccezione ma il frutto di un percorso aziendale che include un cambio dell’atteggiamento rispetto ai temi ambientali.
Abbiamo curiosato tra le ultime collezioni e selezionato alcune proposte dal DNA sostenibile.
Eco di Modo è un pioniere di questa tematica e la sua ultima collezione in bio acetato chiude il cerchio della sostenibilità delle sue proposte, aggiungendosi alle altre tre famiglie di materiali: metallo riciclato al 95%, bio-based e ocean plastic.
Un altro marchio che ha deciso di credere in una collezione ecologica ed etica è TBD Eyewear che dal 2020 scommette su materiali sostenibili. Il brand completa il discorso della sua anima green, con i suoi modelli di occhiali unisex più iconici, in una veste ecosostenibile che punta sul futuro: dopo le collezioni Earth Bio ed Eco Green, Blue Ocean, introduce nuove varianti di colore: Black e Transparent, Havana e Dark Tortoise.
ll progetto r-PET di Gant, lanciato nel 2020, è un esempio dell’impegno del brand per l'eco-sostenibilità, che si esprime ogni stagione attraverso nuovi stili eco-friendly. Ogni montatura r-PET è realizzata con l'85% di plastica rigenerata, ovvero circa cinque bottiglie riciclate. Questa stagione il marchio ha alzato l’asticella, proponendo un modello sostenibile al 100%: GA7209.
23° Eyewear ha alla base del suo credo la produzione di occhiali con un approccio al design circolare dall’impatto zero. Il neo nato modello pieghevole Rectangular One presenta una linea squadrata realizzata in Neocleus, sintesi tra un biomateriale di derivazione naturale, una lavorazione altamente tecnologica e un processo di produzione sostenibile che ne permette il riciclo all’infinito. La montatura è accompagnata da un astuccio in materiale riciclato.
La filosofia eco-innovativa di Timberland si riflette in particolare nei modelli classificati come “Earthkeepers” grazie al loro design responsabile che impiega almeno il 35% di materiale plastico a base bio. A partire dalle ultime proposte per l’autunno, ogni occhiale presenta all’interno dell’asta un’indicazione più dettagliata della sua composizione a base bio - 35%, 50%, 65% o 80%.
Terminiamo la nostra panoramica con una startup che ha debuttato alla MIDO Digital Edition: Quoise. La sua linea di occhiali da sole, 100% Made in Italy, utlizza l’Econyl, materiale creato da Aquafil, realtà attiva nel settore delle fibre sintetiche. All’espetto eco viene abbinato quello etico: l’azienda dona 5 euro per ogni paio d'occhiali acquistato alla onlus Marevivo, che da tempo si batte per salvaguardare mare e ambiente.