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Rinasce il Museo della Moda e del Costume a Palazzo Pitti

Rinasce il Museo della Moda e del Costume a Palazzo Pitti

La storia della moda, dell’alta sartoria, dell’evoluzione del gusto e del costume attraverso i secoli 

 

Dopo un riallestimento completo e un nuovo percorso che si snoda in 20 sale, il Museo della Moda e del Costume di Firenze ha riaperto interamente i suoi spazi, donando all’Italia uno dei pochi musei dedicati alla moda. 

 

Abito dopo abito, accessorio dopo accessorio, il Museo esplora tanti momenti iconici che hanno segnato la storia del costume, dal XVIII secolo a oggi, oltre a biancheria intima e gioielli, e un affascinante corpus di abiti di scena di celebri film, opere di teatro e di lirica indossati da star del cinema e dello spettacolo, italiane e internazionali.  

 

Fra i pezzi più preziosi gli abiti funebri cinquecenteschi di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia, esposti in permanenza dopo un complesso restauro, rari abiti da sposa ottocenteschi, tra cui un modello con strascico realizzato dal couturier Charles Frederick Worth. Poi le mise da sera e i modelli sfarzosissimi della Belle Époque disegnati da Raphael Goudstikker, tra cui uno in chiffon giallo e verde della contessa Margaret Brinton White Savorgnan di Brazzà, con perline e cannucce di vetro. Infine, i primi del '900 con i modelli di Mariano Fortuny per Eleonora Duse e la veste da casa a kimono di Donna Franca Florio, dello stilista Jacques Doucet. 

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