Per l’award ecosostenibile Stand up for green è stato scelto Good’s.
“Stand up for green” è il concorso indetto da MIDO per premiare gli espositori che progettano e realizzano il proprio stand secondo criteri ecosostenibili. Il premio è nato con l’idea di riconoscere l’impegno degli espositori nella salvaguardia dell’ambiente e l’attenzione per le buone pratiche del vivere sostenibile.
Sostenibilità generale dell’allestimento, grado d’innovazione, originalità e capacità di trasmettere al pubblico un messaggio positivo sull’importanza di scelte green per il futuro delle persone e del pianeta: sono questi i requisiti che hanno portato la giuria ad assegnare quest’anno il premio alla napoletana Good’s.
Quanto è importante per la sua azienda l'attenzione alla sostenibilità?
Fondamentale perché tutto il nostro progetto si basa sull’etica e sulla sostenibilità, sia per quanto concerne la scelta di materiali sia come filosofia di brand. La sostenibilità è una parla abusata e credo sia necessario partire con un progetto circolare fin dall’inizio, come abbiamo fatto noi nel 2019 quando abbiamo dato il via alla nostra attività.
Com'è nata l'idea di creare il vostro spazio espositivo a MIDO?
Il nostro stand ha rispecchiato il nostro brand: è stato progettato come estensione della collezione Architecture collection, nata come tributo all’architettura da cui trae ispirazione. In questa collezione, l’architettura si ritrova nei dettagli, in particolare nelle anime delle aste laterali, dove bugnati, paraste e lesene sono stati riprodotti in scala.
In coerenza con il nostro progetto, l’idea che ha guidato la progettazione dello stand, è nata dalla convinzione che per guardare non servono solo gli occhi ma anche la mente, portando lo sguardo oltre le forme e i colori per cogliere l’essenza e l’anima delle cose. L’intero progetto si è articolato intorno all’opera artistica di 6,00 x 2,40 m dal titolo “Alchimie”, che ha occupato un’intera parete, realizzata dall’artista Maurizio Rodriguez. Tale opera ha voluto raccontare visivamente la trasformazione della materia e la nascita di un oggetto, sintesi di un percorso progettuale e culturale, utilizzando un collage di fotografie in “bianco e nero”, per visualizzare il passaggio dal buio del sottosuolo, alla luce della città e a quella del “vedere”.
L’opera verrà scomposta in 90 tavolette, che saranno numerate, firmate dall’artista e donate ai clienti. Un’opera unica quindi, che si trasformerà in nuovo manufatto artistico a cui verrà donata una nuova vita. Alle motivazioni di riutilizzo del fondale dello stand, si aggiunge anche l’idea di base che i novanta ottici insieme potranno ricomporre l’opera come un puzzle, ognuno con il proprio pezzo, rafforzando il concetto di comunità.
Al di sotto dell’opera correva un piano realizzato con lo sfrido delle tavole di ponte utilizzate per il restauro di chiese e palazzi storici napoletani, donate dall’A.Re.N. Associazione Restauratori Napoletani. Un richiamo quindi alle impalcature poste sotto alle opere da restaurare per sottolineare il fondamentale lavoro di conservazione del patrimonio artistico e culturale del nostro paese.
Anche le sette teche espositive e le due scrivanie sono state realizzate con materiale di recupero proveniente dai cantieri: tavole di ponte, sorrette da UPN (profilati metallici a C utilizzati in edilizia).
Anche per gli altri materiali utilizzati c’è stata una grossa attenzione all’utilizzo di soluzioni ecocompatibili, così come avviene per la produzione stessa degli occhiali. Infatti le sedute e gli schienali delle poltroncine sono stati realizzati con lo stesso materiale in fibra di mais con cui la Good’s fabbrica gli astucci degli occhiali e la cancelleria, i dépliant e il materiale pubblicitario sono in carta eco compatibile.
Il criterio generale quindi è stato quello di utilizzare il più possibile materiali di recupero e riutilizzare tutto il materiale adoperato nello stand per evitare sprechi. Nulla di quanto utilizzato per l’allestimento infatti è stato buttato dopo la fiera e tutto verrà adoperato nelle fiere successive o verrà riutilizzato per arredare il “salotto visivo” della sede Good’s di Napoli.
Si aspettava di vincere?
No, ci siamo presentati con molta umiltà, è stata una sorpresa inaspettata!
Pensa che il premio possa in qualche modo aiutare la sua attività?
Questo premio ci ha gratificato perché ha significato che siamo riusciti a trasmettere il nostro pensiero e ha fatto crescere la brand awareness.