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Musica per gli occhi: gli occhiali realizzati con i vinili di Vynilize.

Scritto da MIDO | 22/08/2021

Continuiamo il nostro viaggio green nel mondo dell’eyewear con un antesignano della sostenibilità: Zachary Tipton, fondatore e direttore creativo di Vynilize. Il suo progetto, nato nel 2000, prevede il recupero e il riutilizzo di vecchi vinili per creare occhiali ad alto tasso di design, come ci racconta Tipton in questa intervista.

Com’à nata l’idea di realizzare occhiali utilizzando vecchi vinili? 
È stato per necessità! Stavo passando in rassegna vari materiali e mi sono imbattuto in una vecchia collezione di dischi di mio padre. I dischi in vinile erano delle dimensioni perfette.

Qual è stato il primo album che hai utilizzato?
Se la memoria non mi inganna, era un vinile dei Creedence Clearwater Revival.

Dove trovi i dischi in vinile?
Prendiamo i vinili destinati alla discarica dai distributori. Riceviamo donazioni anche da biblioteche e collezionisti.

In che modo li scegli? C’è un criterio specifico?
Il vinile deve avere al massimo di 10 anni fa (i vecchi vinili sono friabili come l’acetato!) e almeno uno dei lati deve essere privo di graffi. I vecchi vinili vengono riciclati per diventare custodie, scatole, specchi, carte ed espositori.

Quali sono le difficoltà incontrate durante la produzione?
Proteggere la superficie del materiale in modo che le scanalature siano intatte quando i clienti ricevono gli occhiali.

In quanto tempo riesci a realizzare un paio di occhiali?
Al momento impiego circa sei settimane. 

Quanti vinili ricicli ogni anno?
Più di 3 tonnellate, per un totale di circa 30.000 dischi.

Cosa mi dici degli imballaggi?
Attualmente i nostri imballaggi sono privi di plastica all’80%. Da settembre, il 100% degli imballaggi sarà biodegradabile (privi di plastica e monouso).