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“Mani Come Occhi”: l’appuntamento torna ad ottobre al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore

“Mani Come Occhi”: l’appuntamento torna ad ottobre al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore

In collaborazione con il Lions Club Cadore Dolomiti, l’evento mira ad esplorare i temi della cecità e ipovisione attraverso workshop sensoriali per bambini, con focus su libri tattili e alfabeto braille.

 

 

Venerdì 18 e sabato 19 ottobre, dalle ore 16.00 alle 18.00, al Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore verrà realizzato quello che sarà il primo percorso laboratoriale sui libri tattili e alfabeto braille nel territorio: un’offerta nuova e coinvolgente che vede al centro la realizzazione di due workshop sul tema della cecità e dell’ipovisione.

 

I laboratori dal titolo “Guardiamo con le mani!” e “Se chiudo gli occhi cosa vedo?” rivolti rispettivamente ai bambini tra i 4 e i 6 anni e fra i 7 e i 10 anni, verranno realizzati all’interno delle sale del Museo e avranno un costo di 6 €. La proposta prevede il coinvolgimento attivo del bambino, la messa in campo della propria creatività, delle proprie competenze e la sperimentazione di una dimensione sensoriale nuova, grazie all'apprendimento di tecniche di realizzazione di libri tattili e lettura in braille. Il percorso è rivolto a tutti i bambini e ha l’obiettivo in futuro di ampliarsi e crescere, divenendo parte integrante dell’offerta laboratoriale del Museo.

 

Il progetto vede impegnati numerosi rappresentanti dell’iniziativa fra i quali Mattia Baldovin, ideatore e promotore del progetto, Marcella Basso, esperta e formatrice nel campo dell’editoria di libri sensoriali, Deborah Del Longo, mamma di un bambino ipovedente e rappresentante dello sportello di ascolto e orientamento Malattie Rare di Pieve, Marina Tosi Bosco, ipovedente dalla nascita e con grande esperienza nel campo del sociale, Alessia Granzotto, insegnante laureata con una tesi sperimentale sul tema del rapporto tra linguaggio e cecità.

 

Obiettivo dell’evento, è avvicinare la comunità locale attraverso la condivisione di conoscenze sul tema, stimolando un dibattito costruttivo. Conoscendo, sperimentando e immedesimandosi, i partecipanti potranno trasformarsi da osservatori passivi in promotori di un cambiamento positivo.

 

 

 

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