Le Nazioni Unite sanciscono che entro il 2030 tutti i Paesi si dovranno impegnare nella prevenzione della perdita della vista.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha emanato la Risoluzione A/75/L.108 che sancisce l’impegno della comunità internazionale nella prevenzione della perdita della vista per 1,1 miliardi di persone entro il 2030, la quale, è stato calcolato, ha un impatto sull’economia globale di 411 miliardi di dollari ogni anno.
La risoluzione, approvata all’unanimità da tutti i 193 Paesi membri, è il primo accordo nato per contrastare la perdita prevenibile della vista adottato dalle Nazioni Unite.
Questa approvazione sancisce l’inclusione della salute degli occhi tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UN: per tutti i Paesi membri lo scopo è garantire l’accesso completo e universale ai servizi sanitari per le cure oculistiche entro il 2030, rendendo questi servizi un elemento fondamentale nel processo di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutte le nazioni coinvolte.
Per le istituzioni finanziarie e gli erogatori di fondi internazionali, questa risoluzione crea nuove opportunità di investimento, soprattutto nell’ambito della prevenzione della perdita della vista nei Paesi in via di sviluppo, e, allo stesso tempo, incentiva le Nazioni Unite a inserire la salute degli occhi nei propri progetti, inclusi UNICEF e UN-Women.
Infine, la risoluzione in oggetto prepara l’inclusione di nuovi obiettivi di salute oculare tra quelli di sviluppo sostenibile, che avverrà contestualmente alla prossima procedura di revisione dell’UN.
Questo significa che, entro il 2030, 1,1 miliardi di persone affette da perdita della vista potranno avere accesso ad ausili e cure, a patto che i governi e le istituzioni internazionali si impegnino fin da ora ad assolvere i propri impegni.
Daniel McBride, Presidente di CooperVision, ha commentato così la risoluzione:
“La definizione della necessità di curare le patologie oculari e di prevenire la perdita della vista a livello globale rappresenta uno sviluppo di portata epocale per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Come patrocinatori mondiali dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB) crediamo che l’organizzazione sia in grado di promuovere l’accesso universale ai servizi sanitari per le cure oculistiche, compresi la sensibilizzazione e l’impegno a contrastare la crescente incidenza e gravità della miopia nei bambini. Il ruolo dell’IAPB in questa decisione storica, che si allinea perfettamente a quello di CooperCompanies nel supporto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UN, merita di essere riconosciuto da tutti gli enti e gli organismi che si occupano di salute degli occhi: ora tocca a noi, aziende del settore, professionisti, istituzioni e governi, realizzare ciò che è stato delineato da questo accordo”.