Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione della vista. Per l’occasione abbiamo intervistato il Cavalier Vittorio Tabacchi, Presidente di CDV - Commissione Difesa Vista Onlus.
Con lui abbiamo affrontato diverse tematiche: l’importanza della prevenzione e del controllo visivo e il ruolo svolto dalla sua associazione in questa direzione, le iniziative messe in atto da CVD Onlus per l’informazione e la comunicazione nell’ambito della salute visiva, i problemi visivi sorti con le nuove abitudini di vita.
Cavaliere ci racconterebbe cosa vi ha spinto alla creazione della CDV?
Commissione Difesa Vista nasce nel 1972 con l’obiettivo di informare in maniera corretta e puntuale su argomenti legati alla salute del bene vista. La scelta stessa del nome riconduce al concetto di base dell’associazione: la difesa della vista.
Vederci bene è fondamentale per una vita serena, ma purtroppo la maggior parte degli italiani soffre di problemi visivi e molti non ne sono consapevoli o manifestano poca attenzione nei confronti della prevenzione e la salute oculare.
La nostra Commissione, che è composta dai maggiori specialisti in materia, nasce quindi con lo scopo di avvicinarsi il più possibile alle esigenze del cittadino e di far luce su tutte le problematiche connesse al mondo della vista.
Nel corso degli anni, sono stati organizzati seminari, convegni, un gran numero di campagne pubblicitarie e informative sui temi degli occhi e della visione e giornate dedicate a screening della vista gratuiti per tutti i cittadini.
Dal 2016 vi siete trasformati in una Onlus: ci racconterebbe questo passaggio?
Il passaggio da associazione a riconoscimento Onlus è stato fondamentale poiché ha sancito, finalmente in modo formale, la volontà dei fondatori di essere agenti attivi insieme nel campo della prevenzione visiva e della sensibilizzazione sui temi della tutela della vista.
Tutti condividiamo lo stesso obiettivo, tutti abbiamo a cuore la salute dei nostri occhi e la promozione del benessere visivo, e per questo motivo non dobbiamo perdere di vista le cose che ci uniscono. Auspichiamo che lo status Onlus dia ancora più voce in ambito istituzionale e non, alla diffusione della cultura della prevenzione.
Perché CDV Onlus è importante per l’intera comunità?
Le iniziative di CDV Onlus si sono dimostrate indispensabili per contrastare l’assenza d’informazione sulle buone pratiche di tutela e salute degli occhi di tutte le età. Gli ultimi dati raccolti ce ne hanno dato conferma: sei italiani su dieci di almeno tre anni hanno difetti visivi e tra gli adulti solo un terzo dichiara di avere fatto una visita oculistica negli ultimi sei mesi.
Nel 2019 abbiamo realizzato 2.119 screening in totale e al 13% dei cittadini che si sono sottoposti ai test è stata raccomandata una visita oculistica urgente per via di varie problematiche che sono state riscontrate nel corso del controllo visivo. Questi risultati confermano l’importanza delle nostre iniziative a tutela della salute della vista.
Le misure di contenimento della pandemia non hanno permesso la realizzazione dei vostri consueti appuntamenti sul territorio per sensibilizzare l’intera popolazione sul tema della prevenzione visiva. Come vi state muovendo per poter raggiungere la popolazione soprattutto in occasione di ottobre, il mese della vista?
Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare agli ormai consueti appuntamenti con Race for the Cure, l’importante manifestazione di sensibilizzazione alla prevenzione cui progetto è fortemente sostenuto da CDV Onlus e a tutti gli appuntamenti programmati durante la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza alla guida che avrebbe portato medici oculistici e ottici sulle piste del Superbike di Imola e Misano Adriatico per offrire ai partecipanti un test della vista gratuito. Tuttavia, la situazione sanitaria attuale non fermerà le nostre iniziative a favore della prevenzione, informazione, e comunicazione nell’ambito della salute visiva.
Ottobre è il mese della prevenzione della vista, e sarà per noi l’ennesima occasione per sensibilizzare e informare i cittadini rispetto all’importanza delle visite di controllo periodico.
Per il 2021 abbiamo già in cantiere nuovi progetti ed iniziative che si realizzeranno in ambito scolastico con l’obiettivo di sensibilizzare bambini e famiglie sulla salute della vista.
L’utilizzo dei device è in crescita: in quale modo si può informare e responsabilizzare la comunità sulla pericolosità dell’esposizione degli occhi a tali strumenti?
Oggi più che mai con l’incremento esponenziale dell’utilizzo dei device elettronici i problemi visivi si accentuano e la necessità di risolverli con l’adeguata correzione diventa fondamentale. Poter disporre di uno strumento di correzione adeguato alle proprie necessità è basilare per conservare la propria capacità visiva, essenziale per la qualità e l’autonomia personale nella vita quotidiana, come nel lavoro.
Mi preme ricordare, a tal proposito, la proposta di CDV Onlus presentata alle Istituzioni nel mese di maggio, poi convertita nella presentazione di tre emendamenti al ‘’Decreto Bilancio’’, per l’istituzione di un ‘’Bonus vista’’ di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto correttive, per le fasce di reddito più basse. In prima battuta questi emendamenti sono stati respinti per mancanza di copertura finanziaria.
Tuttavia, abbiamo riscontrato l’interesse di molti parlamentari, oltre ai firmatari degli stessi emendamenti, è stata presentata una interrogazione a riguardo e contiamo di poter riproporre la questione alla prima occasione utile.
Cdv Onlus ha inoltre avanzato la richiesta di valutare anche una misura più strutturale: l’aumento – dal 19% attuale al 50% – della detrazione fiscale prevista per il dispositivo medico, occhiale da vista o lente a contatto, come avviene già in molti paesi europei, considerando l’importanza dello strumento per la tutela della salute.
Auspichiamo dunque che il Governo possa interessarsi alle questioni proposte in quanto la vista è un bisogno primario e fondamentale.
La DAD ha portato l’attenzione sulla vista degli studenti: quali sono secondo lei gli strumenti più adatti per sollecitare le famiglie ad
L’informazione e la prevenzione all’interno dell’ambito familiare-scolastico sono l’arma vincente per la tutela della vista.
CDV Onlus, durante il periodo di lockdown, ha incrementato la propria attività di comunicazione social focalizzando l’attenzione sulle problematiche dovute all’aumento delle ore dinanzi a un pc. Anche in occasione della ripresa delle attività scolastiche in presenza, abbiamo ribadito l’importanza di far controllare la vista ai propri figli.
Che l'apprendimento sia online o tra i banchi, i ragazzi tornano a sforzare gli occhi e esiste un rapporto diretto anche se spesso sottovalutato, tra il vedere bene e i voti in pagella.
Un altro tema attuale è lo smartworking, spesso effettuato con attrezzature e luci non adatte. Qual è il livello di consapevolezza del consumer sui danni visivi provocati dalla luce blu?
Forse c’è ancora poca consapevolezza rispetto ai possibili danni causati dall’esposizione prolungata alla luce blu ma esistono delle linee guida che possono aiutarci a limitarne i danni, quali un uso moderato dei dispositivi elettronici, delle indicazioni precise rispetto al loro posizionamento, alla distanza e all’utilizzo di dispositivi medici di protezione individuale.
Ovviamente, per qualsiasi suggerimento in merito ai comportamenti da adottare, è bene eseguire un controllo della vista.
Per concludere, quanto è rilevante a livello personale poter rappresentare CDV?
Molto, moltissimo. Da sempre lavoro per obiettivi e con CDV me ne ero posto diversi. Tanti li abbiamo raggiunti e quello che mi dà ancora oggi più soddisfazione è migliorare la percentuale di difetto che hanno i bambini che soffrono di ambliopia (il cosiddetto occhio pigro).
Per me è di primaria importanza donare la vista a un bambino che rischia di perderla, è un’enorme soddisfazione
personale che ritengo sia sentita anche da tutta l’organizzazione, con cui mi sento di condividere questo importante traguardo. Sono davvero molto orgoglioso e spero che presto si possa tornare a mettere in campo nuovi programmi di prevenzione che mantengano un unico denominatore: quello di una vista migliore, per tutti.