In linea con la mission aziendale contraddistinta da un’estrema flessibilità, l’azienda ha attuato una conversione della produzione verso la creazione di occhiali di protezione. Ne abbiamo parlato con Davide Degl'Incerti Tocci, attualmente alla guida della Nannini insieme ad Alberto Gallinari.
L’emergenza Covid ha accelerato i processi di cambiamento delle aziende: come avete reagito?
La nostra prima reazione, dopo un momento di preoccupazione e sconforto, è stata quella di riunirci intorno a un tavolo con tutto il nostro team per capire come poter far fronte ad un momento tanto delicato e dall'evoluzione imprevedibile. Da questo incontro e da una richiesta da parte dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, è emersa la volontà di mettere al servizio della comunità le nostre competenze e provare a sviluppare occhiali di protezione per far fronte all'emergenza.
Questo ha fatto sì che oggi abbiamo posto in essere una conversione aziendale efficace con l'introduzione di nuovi macchinari che ci permettono più flessibilità e l'introduzione di sei nuovi modelli di occhiali dedicati dell'emergenza Covid in iniettato, mai prodotti precedentemente dalla nostra azienda.
Abbiamo assistito a uno stop drastico da parte di tutti i mercati a livello globale, cosa mai successa in precedenza. Oggi notiamo che la Cina ha già ripreso un ritmo quasi normale mentre l'Europa sta dando segni di ripartenza, l'Italia prima su tutti.I problemi più grossi sembrano arrivare dal Sud America che versa oggi nelle condizioni peggiori, mentre il Nord America, pur dovendo affrontare anche il problema delle forti tensioni sociali, sta lentamente ripartendo.
Certamente chi riuscirà ad uscire da questo momento di grave crisi dovrà essere bravo a riorganizzare la propria azienda, intraprendere un percorso di digitalizzazione sarà strategico per il futuro. Inoltre questa situazione ha portato alla luce, per le aziende non produttive, la fragilità della dipendenza dalle forniture asiatiche: auspico che questo porti ad un ritorno dell'utilizzo sempre maggiore delle aziende produttive italiane.
Inoltre, sarà vitale che non ci siano ulteriori trazioni nei consumi ed eventuali ritorni epidemiologici.