A circa più di un anno dalla creazione di Thélios, Giovanni Zoppas, CEO & General Manager della società, delinea il percorso tracciato e la direzione futura di questa joint venture creata nel 2017 da LVMH e Marcolin che vede a Longorane il suo primo sito produttivo.
È passato più di anno dalla creazione di Thélios: ci indicherebbe le fasi salienti di questo percorso?
Vi sono state varie fasi che stanno contribuendo positivamente alle prospettive future per Thélios: la messa a regime della produzione del primo building in Longarone e l’avvio della costruzione del secondo building che sarà operativo tra meno di 12 mesi. Con quest’opera arriveremo ad un totale di circa 20 mila metri quadri a disposizione di Thélios in Longarone, uffici inclusi.
Inoltre, abbiamo messo a regime le nostre sedi a Parigi, New York e Hong Kong.
La struttura organizzativa si è evoluta di conseguenza e ad oggi siamo quasi 350 persone con una età media sotto i 30 anni; 300 di queste sono a Longarone e ritengo che anche questo sia un segnale bellissimo per il Made in Italy e per le relative opportunità di occupazione che genera sul nostro territorio.
Lo scorso aprile avete inaugurato la Manifattura Thélios, struttura dedicata alla produzione di occhiali per le maison del gruppo LVMH. Ci racconterebbe le peculiarità di questo sito produttivo?
Una specificità primeggia su tutte: la realizzazione di investimenti che coniugano tecnologie di avanguardia (es. l’utilizzo massivo delle stampanti 3D) con la manualità dell’atelier. Questo è il futuro del Made in Italy nel nostro settore: tecnologia e artigianato!
Poi ci sono investimenti fatti nella automazione e nei processi che fanno di Thélios una società “state of the art” e con il crescere dei volumi ci renderanno sempre più competitivi, ma sempre con il nostro tocco inconfondibile di “italianità”!
Come si concretizza il vostro impegno per garantire la sostenibilità della produzione?
Produciamo in proprio energia con una rete di pannelli solari, seguiamo le direttive internazionali sull’utilizzo dei materiali (non) tossici, ma soprattutto stiamo lavorando seriamente nella ricerca di materiali e processi non inquinanti: questo peraltro è nelle linee guida del gruppo LVMH.
Quali sono le azioni messe in atto dal vostro gruppo contro la contraffazione?
Ci sono vari strumenti che stiamo utilizzando per prevenire e contrastare il fenomeno, ma preferiamo non diffonderli.
Qual è secondo lei il ruolo svolto dalle fiere di settore, in particolare da MIDO, nell'attuale scenario?
Ritengo che le fiere del settore dell’occhialeria siano importantissime e MIDO su tutte: non solo per le opportunità che rappresentano da un punto di vista commerciale, ma anche perché, con il MIDO in particolare, consolidano l’importanza dell’Italia nel settore specifico.
Thélios al momento non prende parte alle fiere di settore, ma questa è una scelta che sarà sempre valutata di volta in volta, con grande rispetto per ciò che il MIDO in particolare rappresenta per tutti noi operatori dell’occhialeria.