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In occasione della Giornata Mondiale della Vista, ZEISS Vision Care presenta i risultati della ricerca “Come gli italiani vedono il mondo e la vita”

In occasione della Giornata Mondiale della Vista, ZEISS Vision Care presenta i risultati della ricerca “Come gli italiani vedono il mondo e la vita”

Oltre alla campagna, ZEISS ha commissionato un sondaggio a EMG Different per indagare il legame tra vista, ricordi, sentimenti ed emozioni degli italiani

 

In occasione della Giornata Mondiale della Vista, che quest’anno cadrà giovedì 10 ottobre, Zeiss Vision Care presenta i risultati della ricerca, condotta a cura di EMG Different, volta ad approfondire la percezione degli italiani del senso della vista e il legame tra questo e alcuni aspetti della vita, temi principali della campagna attualmente on air “Nessuno Vede Come Te”.

 

La nuova campagna ZEISS, “Nessuno Vede Come Te”, racconta l’unicità dell’esperienza di visione: la realtà che ci circonda è la medesima, ma ognuno ha un personale modo di percepirla. Questo rende l’atto del vedere non solo un atto fisico, ma un’esperienza soggettiva e unica. Con questa consapevolezza, l’azienda ha voluto approfondire il tema dell’unicità di ogni individuo e delle sue percezioni commissionando un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione italiana: l’indagine è stata condotta da EMG Different, l’istituto di ricerca di Different, Communication Company parte di UNA - Aziende della Comunicazione Unite.

 

I risultati della ricerca, intitolata “Come gli italiani vedono il mondo e la vita. L’indagine di ZEISS su emozioni ed esperienze” sono stati presentati il 3 Ottobre durante un evento stampa presso lo SKY GARDEN di Milano, ma ulteriori approfondimenti sui vari temi indagati verranno annunciati step by step nel corso dei prossimi mesi.

 

La ricerca, articolata in più fasi con focus specifici, è stata condotta, nel mese di Settembre 2024 e con metodo CAWI - Computer Assisted Web Interview - su un campione rappresentativo di 600 italiani maggiorenni provenienti da tutte le aree geografiche della Penisola.

La prima fase della ricerca ha dunque esplorato l’impatto della vista sulla memoria degli italiani. I dati raccolti hanno rivelato che il 57% delle persone dichiara di aver vissuto dei momenti che tuttora ha impressi nella memoria, il 40% dei quali legati a momenti di felicità, in particolare a quelli conviviali vissuti in famiglia. Tra questi momenti, i più importanti risultano essere la gravidanza, il matrimonio e la nascita di figli e nipoti. Approfondendo l’indagine con il fine di identificare il senso più determinante nel fissare questi ricordi nella memoria, è emerso che per il 79% delle persone è proprio la vista a giocare il ruolo principale. La ricerca dimostra anche come, se si chiede di associare spontaneamente uno dei cinque sensi ad aspetti della vita come la natura, l’arte, l’avventura, l’amore e la crescita, è il senso della vista il primo ad essere associato a queste esperienze. Con una sola eccezione: l’amore.

 

Dalla ricerca abbiamo compreso che tutti e cinque i sensi stimolano e sviluppano la nostra emotività, ma è la vista il senso che ci accompagna maggiormente nella crescita e nell’avventura: se pensiamo a un quadro, a un panorama o al trascorrere degli anni, sono sempre gli occhi i primi a riconoscere la bellezza dell’arte e della natura. Solo con il sentimento dell’amore abbiamo avuto una sorpresa”, ha commento Alessandro Barboro, Direttore Operativo EMG Different.

 

Se vedere significa quindi vivere esperienze, provare emozioni, ricordare immagini e momenti significativi, ne deriva che preservare il senso della vista diventa fondamentale. “Ogni fase della vita comporta esigenze visive specifiche, e prendersene cura sin dall’infanzia è cruciale non solo per prevenire l’insorgenza di eventuali patologie, ma anche per identificare tempestivamente difetti visivi e correggerli in maniera puntuale, personalizzata”, spiega Marco Mazza, Direttore della Struttura Complessa di Oculistica Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, “Dobbiamo ricordarci ciò che per i farmaci è già noto: le necessità di bambini, adolescenti e adulti differiscono notevolmente, nonostante i difetti visivi possano essere simili. Per questo non si può pensare che una soluzione da adulto vada bene anche per un bambino. Se necessita di un occhiale da vista, un bambino di 6 anni avrà bisogno di lenti molto diverse da quelle di uno di 10, di 15 o 20 anni: ogni età deve avere la sua soluzione su misura, perché l’occhiale deve calzare perfettamente sul volto e rispettare la fisionomia dei più piccoli in ogni fase della crescita" conclude Mazza.

 

Con questa consapevolezza, ZEISS Vision Care ha deciso di dedicare la Giornata Mondiale della Vista al singolo individuo, ponendo l’attenzione alla consapevolezza dell’importanza delle esigenze individuali: perché ogni istante della nostra vita merita di essere visto e apprezzato al meglio”, commenta Roberta Celin, Communication Manager di ZEISS Vision Care.


 

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