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Il mondo dell'occhialeria piange la scomparsa del Cav. Del Vecchio. ANFAO e MIDO: “perdiamo una guida, un visionario e un pioniere".

Scritto da MIDO | 26/06/2022

Si è spento oggi all’età di 87 anni il Cav. Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, figura simbolo dell’imprenditoria italiana e tra i massimi esponenti del settore dell’occhialeria in Italia e nel mondo.

I vertici di ANFAO e MIDO esprimono enorme cordoglio per la scomparsa del Cav. Del Vecchio, si stringono alla famiglia per la perdita dell’uomo che con la sua dote visionaria, unita ad una straordinaria capacità imprenditoriale, ha segnato la storia dell’occhialeria portando l’eccellenza dell’industria italiana nel mondo.

Negli anni il Cav. Del Vecchio ha contribuito alla crescita di ANFAO, di cui è stato Presidente per tre mandati (dal ’75 al ’77, dal ’79 all’81 e dal ’95 al ’97). È stato tra i primi a credere alle potenzialità dell’evento MIDO, con la partecipazione fin dalla prima edizione dell’eyewear show nel 1970.

Del Vecchio rappresenta l’esempio dell’imprenditore moderno, che ha saputo coniugare una spiccata capacità di leadership all’attenzione per il personale aziendale, creando un “modello Luxottica” riconosciuto unanimemente come sistema virtuoso di welfare sociale partecipato.

Con la scomparsa del Cav. Del Vecchio il mondo dell’occhialeria perde l’uomo che per primo ha intuito le potenzialità di un oggetto che, da protesi medicale, si è trasformato in accessorio di moda irrinunciabile: una rivoluzione copernicana del settore - ha commentato il Presidente di ANFAO/MIDO Giovanni Vitaloni a nome di tutto il CdA. È stato un visionario, il primo in Italia nel mondo imprenditoriale a riconoscere nel mercato americano un grande sbocco commerciale, cogliendo opportunità di espansione prima direttamente attraverso la sua azienda, poi con importanti acquisizioni. E proprio le acquisizioni e le fusioni hanno costituito la cifra di un modus operandi che ha teso ad ampliare il campo d’azione dell’azienda dalla produzione alla distribuzione, su scala globale.

È stato pioniere in Italia su temi del welfare aziendale, che ha saputo innovare aprendo la strada a un sistema di relazioni industriali partecipate, attente ai bisogni dei propri dipendenti.

L’ intraprendenza e l’abilità nell’anticipare i tempi sono stati una costante della sua carriera, un’attitudine che non è mancata neanche negli ultimi anni, quando l’azienda ha aperto alle nuove tecnologie lanciando gli smart glasses, in collaborazione con Meta.

Il nostro paese ha perso una guida, un imprenditore e un uomo straordinario: come tutti i precursori il suo modello resterà ineguagliato per coerenza, solidità e spessore”.