Anche Cidi, storica azienda di Segusino (TV), si è messa al lavoro per riconvertire la propria produzione. Dopo la realizzazione di un occhiale protettivo contro il Covid-19, in questi giorni lancerà anche una visiera protettiva. Il progetto è accompagnato da un’iniziativa solidale.
In questa intervista Fabio Coppe, titolare di Cidi, insieme alla sorella Valeria e al fratello Roberto, ci racconta queste novità e il futuro della sua società.
Come sta andando la ripresa?
La situazione è abbastanza positiva. Non ci sono grossi ordini ma i nostri clienti stanno si stanno concentrando sulle nuove collezioni e hanno in previsione di continuare ad acquistarle anche nel futuro. Le vecchie collezioni stanno invece andando un po’ a rilento.
Con quali paesi state lavorando?
Il nostro mercato si concentra sull’Europa e sull’Italia, sia per quanto concerne i nostri marchi sia per quanto riguarda l’attività di terzi.
Cosa chiede il mercato in questo particolare momento?
Stiamo lavorando sul sole. Per quanto riguarda la nostra attività di terzisti, i grandi marchi ci chiedono le collezioni donna, in particolare modelli molto grandi ma con spessori sottili.
I nostri brand si concentrano sugli occhiali da vista e le nostre collezioni vengono accolte senza richieste ulteriori da parte dei clienti.
Com’è cambiata la vostra produzione con il Covid-19?
Abbiamo pensato a come potevamo renderci utili nella guerra al Covid-19 e abbiamo fatto quello che sappiamo fare meglio: occhiali. Abbiamo integrato la nostra produzione con un occhiale di protezione, che ha ottenuto la certificazione EN 166-2001, che ne garantisce la sicurezza e protezione.
Le montature sono state prodotte in Grilamid TR90. Inoltre è stata studiata una montatura che sia resistente e confortevole per chi la dovrà indossare anche per svariate ore. Grazie al nasello in gomma, che si adatta alla forma del viso e alla loro leggerezza (pesano soltanto 24 grammi) questi occhiali sono avvolgenti e comodi.
Le lenti sono state prodotte in policarbonato dello spessore di 2.0 mm per una maggiore resistenza agli urti e garantiscono anche la protezione contro i raggi UV. È possibile inoltre sterilizzare l’occhiale in autoclave o mediante raggi gamma.
1000 pezzi sono stati donati in beneficienza a ospedali della zona e della provincia di Bergamo, al Comune di Segusino, alla Protezione Civile e alla Provincia di Treviso.
Stiamo lavorando anche su una visiera, che lanceremo in questi giorni e avrà la certificazione da parte di Certottica.
È un occhiale Made in Italy?
Sì, assolutamente sì!
Quanto è importante sostenere il Made in Italy in questo momento?
Moltissimo, è sempre stato il nostro credo. Da 40 anni spingiamo e crediamo nel Made in Italy, che rappresenta un valore aggiunto riconosciuto a livello internazionale.
Sarete a MIDO 2021? Avete già qualche programma?
Sì, assolutamente! Porteremo questo occhiale, la visiera e la nuova collezione di 3momi.