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Il corporate giving fa bene alle aziende.

Il corporate giving fa bene alle aziende.

Qualsiasi tipo di donazione metta in atto una società gioca un ruolo strategico e rappresenta un valore aggiunto riconosciuto dall’opinione pubblica. L’impatto positivo del corporate giving ha diverse sfaccettature: si dona in primis per realizzare un’azione benefica, ma alla base di questa scelta etica c’è la consapevolezza che serva per aumentare la reputazione di una società e il relativo brand value. Donare inoltre dà valore alla relazione con tutti i propri stakeholder, inclusi i dipendenti, a volte chiamati ad agire in prima persona sviluppando lo spirito di squadra, l’organizzazione e il senso di appartenenza.

La responsabilità sociale aziendale è sinonimo di crescita culturale e sociale ed è un elemento molto sentito anche nel nostro comparto. Vediamo attraverso una serie di case history esemplificative sotto quali forme si è sviluppata.

Le fondazioni

La nostra analisi non può non partire da quelle realtà strutturate attraverso vere e proprie fondazioni.

L’esempio più longevo lo offre il Gruppo Carl Zeiss con la Fondazione Carl Zeiss, il cui statuto fin dal 1896, prevede che gli utili societari vadano a favore dell’Università e dei cittadini di Jena in Germania (ndr. sede del gruppo). Sin dal 1891 l'unica proprietaria della Carl Zeiss AG, è una fondazione, la Carl Zeiss Stiftung. Si tratta di una delle più grandi fondazioni tedesche per la promozione della scienza. Ancora oggi le attività del gruppo sono fortemente focalizzate sull'innovazione e la ricerca: per il gruppo contribuire al progresso tecnologico dell'umanità è un aspetto dai risvolti sociali forti. Le sue innovazioni infatti vanno sempre a beneficio delle persone. Il gruppo, a livello internazionale, continua a mantenere alta l'attenzione su questo tema attivando diverse iniziative in ambito responsabilità sociale e non solo.

Un’altra realtà internazionale dotata di una vera e propria fondazione è il Gruppo De Rigo. Creata nel 2018, la De Rigo H.E.ART (Health Education and Art for Youth) sostiene i giovani affinché possano godere dei diritti inalienabili alla salute e all’istruzione, stimolando inoltre lo sviluppo delle loro personalità individuali mediante la sovvenzione di attività artistiche e culturali.

Si concentra invece intorno allo spinoso tema delle droghe la Sam Vance Foundation, istituita nel 1997 da Sheila Vance - founder e designer di Sama Eyewear - in memoria del figlio Sam che ha perso la vita a causa dell'eroina mentre era una matricola diciannovenne all'università U.C.L.A.

Nel corso degli anni, la Fondazione Sam Vance ha aiutato innumerevoli adolescenti e giovani adulti a superare la tossicodipendenza. L'entusiasmo e la tenacia di Sheila Vance sono contagiosi e numerose celebrità, tra cui Andy Garcia, William Shatner e Lynda Obst, sono stati membri del consiglio di amministrazione della fondazione.

Oltre ai suoi sforzi contro la droga, la Fondazione Sam Vance contribuisce anche a numerose istituzioni e fondazioni umanitarie.

Il modello che coinvolge i dipendenti

Un altro exemplum virtuoso presente nel comparto è la call to action dei dipendenti: uno strumento unico per accrescere lo spirito di squadra e l’immagine esterna dell’azienda.

Un esempio in questa direzione è il Gruppo Safilo che da ben 18 anni collabora con Special Olympics (ndr. la partnership è stata rinnovata di recente per i prossimi 3 anni), l’organizzazione internazionale non-profit che si dedica a trasformare la vita delle persone con disabilità intellettive. L’iniziativa si concretizza non solo nella donazione di montature, ma anche nell’impegno in prima persona dei dipendenti del gruppo che partecipano come volontari a iniziative concrete legate all’organizzazione degli eventi Opening Eyes a beneficio degli atleti affetti da disabilità intellettive.

Safilo inoltre ha recentemente siglato anche un accordo Save the Children, l’organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Il gruppo sosterrà in Italia la rete dei Punti Luce di Save the Children, centri ad alta intensità educativa dove bambine, bambini e adolescenti tra i 6 e i 16 anni possono accedere gratuitamente ogni giorno a opportunità di gioco, partecipare ad attività culturali, ricreative e sportive.

Un altro programma interessante è Buy a Frame, Help a Child to See, frutto della collaborazione tra MODO e la fondazione Seva. Attraverso la vendita degli occhiali, MODO sostiene gli sforzi di Seva per le cure oculistiche pediatriche, a beneficio dei bambini delle scuole dei paesi con un reddito basso. Le attività centrali del programma includono screening della vista a scuola forniti da infermiere oftalmiche, esami secondari presso gli ospedali partner per i bambini che necessitano di ulteriori cure, ed educazione per gli insegnanti e le famiglie riguardo alle condizioni, ai trattamenti e all'importanza di portare gli occhiali. I partner del programma sviluppano relazioni a lungo termine con le scuole per consentire lo screening annuale degli studenti, la diagnosi precoce e il trattamento, e il monitoraggio dell'utilizzo degli occhiali.

Il modello ibrido: Essilor-Luxottica (in foto)

Anche Essilor-Luxottica ha creato un progetto interessante. Nel maggio 2019, in seguito al merger delle due società, OneSight, l’organizzazione no-profit indipendente fondata e sostenuta da Luxottica, ha esteso la propria partnership con Essilor Vision Foundation (EVF) con l’obiettivo di combattere i difetti visivi in tutto il mondo e aiutare le persone a vedere la bellezza della vita. Grazie a questa collaborazione su scala globale, 50 dipendenti di Essilor uniranno le forze con i colleghi di Luxottica come volontari in 16 cliniche oculistiche sparse per il mondo. Parallelamente, EVF offrirà ai dipendenti Luxottica oltre 300 posti per partecipare a più di 80 iniziative di volontariato in programma, in tutto il mondo, da qui alla fine dell'anno; in questo modo, le persone potranno conoscere da vicino il programma filantropico di Essilor e le attività di business inclusivo di 2.5 NVG.

L’unione fa la forza

Ci sono modelli strutturati che vedono confluire fabbricanti di diverse tipologie di prodotto in progetti benefici. Citiamo ad esempio il brand di occhiali Vanni che, insieme al produttore di lenti BBGR Italia S.p.A. – lenti da vista Galileo, ha recentemente partecipato al progetto “Uniforyoureyes - L’Università per i tuoi occhi”, il servizio gratuito di analisi visive e visite optometriche promosso da Distretto Bicocca, il network che raggruppa le realtà operanti sul territorio, e Municipio 9 di Milano. L’iniziativa consente ai cittadini residenti in particolare stato di fragilità economica di sottoporsi a controlli e di ottenere gli occhiali di cui hanno bisogno, senza alcun costo.

Alla luce della breve analisi stilata, possiamo affermare con un pizzico di orgoglio che siamo un settore virtuoso anche nel corporate giving e che, pur in un momento di difficoltà globale, non ha smesso di fare scelte etiche.

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