Da qualche anno MIDO ha intrapreso un percorso virtuoso volto alla sostenibilità e alla trasparenza aziendale. Questo suo impegno l’ha portato a ottenere la certificazione ISO 20121:2012 che attesa la gestione sostenibile dei grandi eventi.
La fiera milanese infatti considera la riduzione dell’impatto ambientale e sociale non solo come una semplice una necessità ma come un vero e proprio dovere; parallelamente, per MIDO è altresì un dovere aumentare la consapevolezza di espositori, fornitori e visitatori, sensibilizzandoli e trasformandoli in ambasciatori della sostenibilità.
Tra le attività intraprese in questa direzione si inserisce quest’anno l’edizione “zero” del CSE AWARD - Certified Sustainable Eyewear 2023, il premio ideato da MIDO in collaborazione con ANFAO e Certottica e valuta la sostenibilità nel settore dell’eyewear a livello internazionale. Un’autorevole giuria di esperti ha valutato i prodotti che si sono candidati, utilizzando criteri dettagliati sul loro impatto ambientale e sociale, considerando l'intero ciclo di vita del prodotto: riciclo dei materiali, riduzione dei consumi nei processi produttivi e distributivi, valorizzazione della supply chain, eliminazione degli sprechi, grado di riciclabilità, utilizzo di energie rinnovabili, ecc.
Sono state sei le categorie premiate: Sunglasses Europe,Sunglasses Rest of the World, Frames Europe, Frames Rest of the World, Cases Europee e Cases Rest of the World.
Oggi incontriamo il vincitore del CSE Award Frames Europe: Llexan Italia con Il progetto “Riessere Unici” del brand Eyewear 4 You.
Risponde Andrea Tranquillin, Sales Dept. Manager dell’azienda.
Perché avete deciso di partecipare al CSE Award?
Fin da subito abbiamo capito che il progetto che stavamo sviluppando potesse possedere le caratteristiche necessarie per poter vincere questo premio, che si muove interamente nella direzione della sostenibilità ambientale.
Cosa rappresenta per voi il CSE Award?
Questo riconoscimento per noi rappresenta in principio l’indicazione che la strada intrapresa e perseguita finora è quella corretta e auspicata all’inizio del cammino, non solo secondo noi ma anche per l’autorevole giuria di tecnici che hanno giudicato il nostro operato; in seconda battuta la gratificazione nel presente per i risultati già ottenuti e la giusta motivazione per proseguire in questa direzione con ancora maggiore impegno e dedizione.
Ci racconterebbe il progetto “Riessere Unici”?
L’occhiale rappresenta solo la copertina del progetto, che sicuramente è stato premiato per la forma caratteristica e particolare nonché per il pattern cromatico unico conferito al materiale dal nostro processo di riciclo del materiale, che in realtà rappresenta il sostanziale fiore all’occhiello delle nostre ricerche in ambito di sostenibilità ambientale.
Perché secondo voi è stato scelto come vincitore dalla giuria?
A nostro avviso è stato scelto perché la giuria ha colto la possibilità che si ha mediante il processo “Riessere Unici”, di coniugare il risultato estetico con le potenzialità di riciclo pressoché totale della materia prima utilizzata per la creazione delle montature di acetato. Riutilizzo che non termina con una montatura, ma che può essere ricorsivamente perpetuato potenzialmente all’infinito.
Come viene espresso l'impegno della vostra società verso la sostenibilità?
Il progetto stesso è già ovviamente adottato in azienda sin dalla sperimentazione e ci consente di ridurre significativamente l’impiego di materie plastiche e il conseguente smaltimento delle stesse (va ricordato infatti che l’acetato di cellulosa non può essere comunemente smaltito e riutilizzato come la plastica comune). A più ampio respiro, la possibilità che offriamo ai nostri colleghi produttori di poterci inviare i loro materiali di scarto per restituir loro nuove lastre perfettamente utilizzabili espande a macchia d’olio nel settore la possibilità di ridurre quanto più possibile i rifiuti derivanti da acetato.
Come si svilupperà la tematica della sostenibilità nel futuro dell'eyewear?
Nel futuro l’esigenza di prodotti sostenibili si farà più pressante e necessaria, non solo a livello di eyewear ma anche di packaging (infatti i premi sono giustamente estesi a più tipologie di prodotti differenti). Ce lo chiede l’ambiente ma anche il bisogno di ottimizzare anzitutto i nostri processi, perché sostenibilità ambientale ed economica procederanno a nostro avviso sempre più di pari passo. I prodotti poi saranno la logica conseguenza di questo mutato step culturale. Noi crediamo di avere già mosso un piccolo, ma importante passo verso questa direzione. Sta poi a noi in primis trasmettere questa necessità alla filiera, fino al consumatore.