Come preannunciato durante la conferenza stampa di presentazione di MIDO 2021 Digital Edition, il 2020 ha rappresentato per l’occhialeria italiana un passaggio molto complesso riportando i livelli di export e produzione al 2013, con una perdita del 22,6% della produzione rispetto al 2019 e un calo dell’export del 26%. Il numero di aziende operanti nel settore a livello nazionale è sceso del 2,2% per un totale di 860. Unico dato confortante quello relativo all’occupazione che è rimasto stabile rispetto al 2019 grazie anche alle politiche sociali intraprese.
Il primo trimestre 2021 e la previsione
Nei primi mesi del 2021 è possibile intravedere segnali di avvio della ripresa, ma se ne attendono di più confortanti solo nel secondo semestre. L’export dell’occhialeria italiana ha infatti riscontrato +8,5% rispetto al 2020 e accorciato la flessione rispetto al 2019 (-10,9%). Sul 2020 le montature sono cresciute del 22,8%, in timida ripresa gli occhiali da sole, + 1,4%. Nonostante sia ancora presto per delineare delle stime precise circa lo scenario relativo all’anno in corso, a causa del termine del blocco dei licenziamenti e delle persistenti difficoltà congiunturali, le previsioni di ripartenza dei consumi relativi all’export per il primo semestre indicano una crescita del 10% sull’anno precedente, ma è nel secondo semestre che si attende una buona ripresa con un dato che si attesta intorno al 19% con una stima della crescita complessiva durante tutto il 2021 pari al 14,7%. Ottimisticamente, il ritorno ai livelli di mercato pre-pandemia è però atteso solo per il 2022.