Danor fa fronte ai nuovi bisogni del mercato
Per affrontare l’emergenza Covid-19, Danor, storica azienda situata nella provincia di Varese e specializzata nella realizzazione di iniettati, ha riconvertito parte della produzione nella realizzazione di occhiali e di schermi protettivi. Angela Morosi, Co-Owner di Danor, racconta in esclusiva a WMIDO come la sua società sia riuscita a proporre DPI con un contenuto moda.
Ci racconterebbe l’evoluzione della sua società, che rappresenta una realtà storica per il Distretto del Varesotto?
Siamo una realtà 100% italiana fondata nel lontano 1966 a Monvalle, sulle rive del Lago Maggiore. L’azienda è nata grazie all’intraprendenza e alla lungimiranza di Giuseppe Morosi, già produttore di occhiali dal 1956.Fin da subito si è specializzata nella produzione di occhiali da sole a tecnologia iniettata e ad oggi il suo know how è riconosciuto a livello internazionale.Attualmente la società è guidata dalla seconda generazione. La nostra forza è stata l’unione e la capacità di conservare la passione e le origini artigiane a cui abbiamo affiancato una ricerca tecnologica sempre all’avanguardia. Tutti questi elementi ci hanno permesso di potere offrire un prodotto interamente Made in Italy con alti standard di qualità tecnica, un servizio completo per quanto riguarda sia la produzione di stampi privati, sia la disponibilità di stampi aperti ed un customer care dedicato.
Qual è il vostro punto di forza?
Direi che la nostra peculiarità è la flessibilità che ci permette di produrre sia collezioni come terzisti per più importanti brand internazionali, sia di accompagnare le piccole start up che cercano di affermarsi. In più, non abbiamo mai smesso di perseguire un obiettivo preciso: testare nuovi materiali attraverso nuovi progetti e proporre sempre nuove finiture per la personalizzazione prodotto.
Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Esportiamo il 98% della nostra produzione all’estero.
Ha parlato della flessibilità come vostra caratteristica.
Come l’avete applicata ai nuovi bisogni del mercato?
Per fare fronte all’emergenza Covid-19 abbiamo riconvertito parte della nostra produzione nella fabbricazione di occhiali e di schermi protettivi. Anche in questo caso abbiamo realizzato questi prodottiall’interno della nostra officina stampi e grazie a questo progetto abbiamo “bruciato i tempi”. Il nostro vantaggio è infatti la produzione interna che ci permette una tempistica molto più veloce anche nella realizzazione degli stampi.
A chi sono destinati?
Le abbiamo certificate come DPI di classe 2. Ma abbiamo voluto aggiungere anche l’elemento colore: quindi la classica distribuzione dei DPI è anche dedicata a chi vuole proteggersi con frivolezza.
I DPI rappresentano al momento il prodotto di punta per molte aziende. Ma quale sarà il loro futuro?
Le nostre mascherine, come dicevo, hanno un elemento in più, il colore (abbiamo proposto quattro tonalità), e hanno tre funzioni: DPI, frivolezza nell’ambito della protezione, performance del colore che può essere un aiuto in questi momenti. Mi spiego meglio: il rosso prepara energicamente il corpo quando in relazione ad un’attività atletica, il verde trasmette relax, il blu invece richiama l’acqua, il cielo e il mare ti dà la sensazione di freschezza; il giallo invece ti permette di mettere più a fuoco le tue idee.
Oltre agli ottici ci sono altri canali a cui vi rivolgerete?
Sì, farmacie, parafarmacie, negozi di moda, che hanno mostrato interesse.
Quale direzione prenderà la Danor nel futuro?
Come le dicevo, la nostra società vive grazie a due generazioni: I fondatori e la seconda generazione, mio fratello Davide ed io. Il nostro obiettivo per il futuro è fare crescere ancora di più il progetto di nostro padre. La nostra mission principale è realizzare collezioni conto terzi con una tempistica veloce e nel pieno rispetto della privacy grazie alla produzione totalmente interna alla nostra realtà.
Avete altri progetti in atto?
I materiali rigenerati rappresenteranno il fil rouge che porterà a Danor ad una crescita e ad uno sviluppo in tutte le nuove collezioni ed il nostro futuro sarà rivedere come interpretare la plastica.Abbiamo realizzato una collaborazione con Aquafil, multinazionale che produce nylon in filo per il tessile, che ha sviluppato un prodotto in granuli ideale per essere iniettato. Negli ultimi due anni con il team di
Aquafil abbiamo fatto tanti esperimenti e abbiamo ottimizzato un prodotto con questo nylon rigenerato verniciabile con colori e lacchead acqua. Stiamo realizzando anche una serie di prodotti con materiali rigenerati e riciclati con altri materiali plastici che avremmo voluto presentare in anteprima a MIDO di quest’anno.
MIDO 2021: ci sarete?
Sì, assolutamente sì!