Si è svolta ieri a Verona, nella splendida cornice di Palazzo Verità-Poeta, l’Assemblea generale di ANFAO.
Il tradizionale appuntamento estivo è stato l’occasione per fare il punto sul settore dell’occhialeria e sul contesto economico generale parlando di Made in Italy, eccellenza produttiva e sostenibilità insieme al Presidente di ANFAO Giovanni Vitaloni e agli Associati.
Ospiti dell’incontro anche l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto, Roberto Marcato, delegato dal Presidente Luca Zaia, e, tramite un sentito e interessante messaggio video, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a testimoniare la vicinanza delle Istituzioni.
Il Ministro Urso ha ricordato che “L’occhialeria è un modello del Made in Italy, sintesi di qualità ed eccellenza riconosciute a livello internazionale. Siamo i primi esportatori in Europa e i secondi esportatori nel mondo e siamo leader nella fascia alta, questo comparto racchiude in sé un patrimonio storico e culturale che dà forma a creazioni di grandissimo valore e utilità”. Si è poi soffermato sul disegno di legge sul Made in Italy approvato in Consiglio dei Ministri e che a breve inizierà il percorso parlamentare per porre l’accento su un’agevolazione significativa per favorire “il passaggio del sapere e del saper fare italiano, un bagaglio di competenze e conoscenze da tramandare e su cui investire”.
Inoltre, non ha mancato di sottolineare le tematiche dell’innovazione e della sostenibilità come strategiche per il settore dell’occhialeria.
L’eccellenza produttiva del settore e il Made in Italy sono stati centrali anche nell’intervento di Roberto Marcato Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto: “L’occhialeria è uno dei comparti in assoluto più strategici per la regione, vetrina in Italia e nel mondo, grazie alla sua forte vocazione internazionale. Questo settore è un volano di sviluppo economico e occupazionale dell’intero territorio. Imprenditori e operatori quotidianamente attraverso innovazione, ricerca e progettualità tengono alto il valore del Made in Italy e hanno saputo reagire più velocemente di altri alle recenti crisi”.
Ringraziando gli ospiti il Presidente Vitaloni ha voluto ricordare quanto la vicinanza delle Istituzioni sia fondamentale per il settore.
Chiusura 2022
Prima di svelare i primi dati del 2023, è stato fatto un recap sulla chiusura 2022 che era stata diffusa in precedenza come preconsuntivo.
Grazie alla sua forte propensione internazionale, l'occhialeria italiana ha ottenuto risultati brillanti sui mercati internazionali, ma le tensioni inflazionistiche e l'incertezza hanno pesato sul mercato interno e sui margini.
Il bilancio del 2022 ha visto la produzione italiana di occhiali a 5,08 miliardi di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2021. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 21% rispetto al 2021, raggiungendo circa 5 miliardi di euro (4,88 miliardi di euro). Il saldo totale dei produttori è sceso di circa 2 punti percentuali, attestandosi a 830 aziende a livello nazionale. Sul fronte occupazionale il settore ha chiuso con 18.250 addetti, una situazione sostanzialmente stabile rispetto al 2021.
Primo trimestre 2023
Nel primo trimestre del 2023 le esportazioni del comparto hanno segnato una variazione tendenziale ancora a due cifre rispetto al primo trimestre del 2022: +16,7% in valore attestandosi a 1 miliardo e 388 milioni.
Molto performante l’export delle montature (+20,4%), ma anche le esportazioni di occhiali da sole non hanno perso lo slancio del 2022 (+15,9%).
In termini di aree geografiche le esportazioni continuano a crescere tutte rispetto allo stesso periodo del 2022: Europa + 15,1%, America +10,9%, Asia +39,1%.
Dal punto di vista dell’analisi per singoli paesi di esportazione si può evidenziare:
• negli Stati Uniti, da sempre primo mercato di riferimento per il settore, l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato un +9,1% rispetto al primo trimestre del 2022 segnando un rallentamento per quello che attiene l’occhiale da sole (+1,1%) rispetto alle esportazioni di montature che continuano a crescere a un ritmo molto sostenuto (+35,7%).
• Nei principali paesi dell’Europa l’andamento delle esportazioni italiane nei vari paesi ha continuato bene rispetto allo steso periodo del 2022: Francia +18,1%, Germania +5,1%, Spagna + 21,7%.
“Nonostante questi buoni risultati del primo trimestre 2023, – ha affermato il Presidente ANFAO Giovanni Vitaloni – considerando il contesto generale, è molto probabile che il prosieguo del 2023 sia per le nostre esportazioni meno brillante, sebbene, approfittando anche della debolezza dell'euro, potrà comunque crescere in valore. Stiamo raccogliendo, infatti, dalle nostre aziende un sentiment meno positivo rispetto agli ordinativi in generale. La questione centrale di questo rallentamento è imputabile prevalentemente all'aumento dei costi generalizzato che le aziende non riescono più ad assorbire internamente”.
Attualmente la previsione per il primo semestre del 2023 è di una crescita dell’export che si attesti attorno all’8% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Secondo il WORLD ECONOMIC OUTLOOK dell’International Monetary Fund le previsioni di crescita globale sono state viste al ribasso per il 2023 con un passaggio al 2,8% rispetto al 3,4% del 2022.
A preoccupare di più il tasso di crescita delle economie avanzate, che rappresentano ancora lo sbocco principale di tutti i principali settori, e che, nel 2023, non dovrebbe superare l’1,3%.
Per il settore dell’occhialeria è poi particolarmente importante l’Area Europea (che da sola assorbe circa il 50% delle esportazioni del settore) e che secondo le ultime previsioni sembrerebbe avere nel 2023 il tasso di crescita più basso di tutti: 0,8%.
“Sicuramente sono le esportazioni il termometro che misura meglio lo stato di salute del settore dell’occhialeria e questo ci dà forza e fiducia considerando ancora l’andamento del primo trimestre 2023. Siamo però costretti ad essere molto cauti, considerato anche le previsioni economiche generali" – ha concluso il Presidente di ANFAO, Giovanni Vitaloni, commentando appunto gli ultimi dati diffusi dal Fondo Monetario Internazionale a chiusura dell’Assemblea.