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Blackfin spegne 50 candeline e accende i riflettori sulla futuristica sede “Black Shelter” di Taibon Agordino.

Blackfin spegne 50 candeline e accende i riflettori sulla futuristica sede “Black Shelter” di Taibon Agordino.

Nel cuore delle Dolomiti Bellunesi mercoledì 13 ottobre Blackfin ha celebrato i suoi 50 anni di attività e ha inaugurato nuova sede, Black Shelter, un edificio architettonicamente proiettato nel futuro che va ad ampliare di quasi tre volte la sede di Taibon Agordino.

L’evento, svoltosi alla presenza delle autorità, delle maestranze, dei dipendenti e degli amici dell’azienda, è stato aperto da Nicola Del Din, Amministratore Delegato, e da Giancarlo Recchia, CFO. Attraverso le loro parole è stato tracciato il percorso di questa innovativa realtà, fondata da Maria Luisa Pramaor, che nel lontano 1971 aprì un piccolo laboratorio artigianale per la finitura di occhiali da cui è nata quella che oggi possiamo definire una delle realtà più innovative del Distretto dell’Occhiale.

“Oggi festeggiamo anche la follia” ha dichiarato Nicola Del Din “follia che ci è stata attribuita da molti per aver deciso di costruire la sede proprio qui e follia di Giancarlo per aver deciso di credere in quest’azienda che agli occhi dei più sembrava prossima alla sua fine economica”. Sulla stessa linea anche Recchia, che ha dichiarato: “Ho puntato su Nicola, non certo sui numeri. E credo fermamente che la frase di Max Weber ‘Solo chi tenta l’impossibile può ottenere il possibile’ rispecchi perfettamente il nostro cammino insieme”.

Quella di Blackfin non è una storia di una realtà produttiva fine a se stessa, ma di un racconto di persone, di un forte legame con il territorio, di bellezza e di entusiasmo: “Anche nelle difficoltà iniziali, non è mai venuto meno l’entusiasmo che cercavamo anche nelle piccole imprese quotidiane per poi trasmetterlo a tutti i nostri collaboratori. Collaboratori appunto, e non dipendenti, perché ho sempre ritenuto che siamo noi in quanto proprietà a essere dipendenti dal loro lavoro. È nostro preciso impegno proseguire in questa direzione con la passione e l’entusiasmo che ci hanno sempre contraddistinto”, ha proseguito Recchia.

La filosofia di Blackfin è racchiusa in un neologismo: neomadeinitaly, che rappresenta un modo differente, più ricercato e fresco, di interpretare il classico “Made in Italy”, in quanto legato a una produzione non solo totalmente e autenticamente italiana, ma anche attenta alle persone e all’ambiente in cui si lavora.

foto nel testo
L’edificio è un vero e proprio green building, il primo in Veneto ad ottenere la certificazione Casa Clima Work & Life che ne attesta i tre pilastri della sostenibilità: ecologico, economico e socio-culturale, ossia legato al benessere sul luogo di lavoro.

A confermarlo a WMIDO anche Filippo Pustetto, Direttore Commerciale dell’azienda: “Per noi il lavoro ‘umano’ è fondamentale per garantire la perfezione del nostro prodotto ed è altrettanto fondamentale non compromettere la funzionalità a favore del design. Ci distinguiamo per la nostra agilità produttiva perché realizziamo tutto internamente riuscendo così ad avere un vantaggio competitivo. C’è un’estrema coerenza in tutto ciò che facciamo e abbiamo il controllo completo su tutto il ciclo produttivo, anche a livello di bilancio”.

Proprio questa coerenza ha portato Blackfin ad affermarsi come una solida realtà imprenditoriale del Distretto, con un fatturato che punta ai 12 milioni di euro a fine 2021 e con una sempre più crescente vocazione all’export.

La nuova sede Black Shelter ben sintetizza questo continuum di valori: è una dichiarazione d’amore verso il nostro passato, le nostre persone e le loro grandi competenze. Ma è anche una dichiarazione d’intenti in favore dei tanti progetti ed obiettivi che ancora sogniamo di realizzare,” ha raccontato Nicola Del Din.

blackfin nespoli
Ospite d’eccezione dell’evento è stato Paolo Nespoli, il celebre astronauta dell’ESA e amico di Blackfin. Il suo intervento, un vero viaggio emozionale delle sue missioni nello spazio, ha sottolineano il fil rouge che lo lega a Blackfin: la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi nonostante le difficoltà, la sensibilità e il rispetto nei confronti dell’ambiente e in generale del nostro Pianeta, il valore di eccellenza italiana, che lui rappresenta e a cui l’azienda aspira da sempre. Fil rouge che si è concretizzato nelle sua ultima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2017 quando ha portato nello spazio le montature realizzate ad hoc da Blackfin per dei test scientifici in orbita.

Dida: Da sinistra a destra: Nicola Del Din con il figlio, Giancarlo Recchia e Paolo Nespoli.
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