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“ARTE DEL VEDERE. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare”

“ARTE DEL VEDERE. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare”

Un viaggio attraverso storia e design: "Arte del Vedere" esplora l'evoluzione degli occhiali e dei manifesti pubblicitari

 

Al Museo nazionale Collezione Salce di Treviso è ancora possibile visitare, fino a domenica 6 ottobre, l’esposizione “Arte del Vedere. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare”.

 

La mostra, allestita nell’ex chiesa di Santa Margherita, esplora il mondo dell’occhiale attraverso due piani di lettura: la rappresentazione, mediante i manifesti pubblicitari della collezione Salce, e la forma, grazie agli occhiali storici della collezione Stramare.

 

"Arte del Vedere" è un dialogo ideale tra due collezionisti e le loro passioni: da un lato, le vivaci visioni su carta dei manifesti di Ferdinando Salce; dall'altro, le innumerevoli interpretazioni del tondo negli occhiali di Lucio Stramare.

 

Il visitatore può divertirsi a confrontare gli occhiali con le loro raffigurazioni, che variano da astratte a dettagliate a seconda dello stile dell'illustratore e dell'epoca. Negli anni, gli occhiali, che spesso erano trascurati nella pubblicità diretta, emergono come protagonisti nei manifesti.

 

La mostra presenta manifesti di cartellonisti e grafici rinomati, italiani e non, che catturano l'epoca della Belle Époque con figure femminili ambigue e dandy alla moda. Il connubio tra occhiali e velocità emerge con occhiali da protezione per automobilisti e motociclisti, mentre gli occhiali da sole compaiono tardi, ma diventano iconici grazie a Grace Kelly in "Caccia al ladro" (1955), con la locandina italiana del film in mostra. Ispirati dal cinema, occhiali alla moda arricchiscono manifesti turistici per spiagge e piste da sci.

 

L’esposizione è suddivisa in tre sezioni che tracciano l'evoluzione degli occhiali: dai primi modelli rudimentali del passato, ancora tenuti a mano o fissati con cordini, all'introduzione delle aste nel Settecento, che ha segnato una svolta formale. La mostra esplora anche curiosità storiche, come i pince-nez e i fassamani, e riflette il cambiamento del design attraverso i decenni, con dettagli ispirati all'oreficeria degli anni Trenta, colori degli anni Quaranta e forme “a gatto” degli anni Cinquanta. Una sezione di particolare interesse presenta occhiali speciali e da lavoro, realizzati con materiali pregiati e innovativi come oro, argento, corno, tartaruga, legno, pelle, bachelite e celluloide.

 

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