
Una donna per Presidente
Da qualche mese Amélie Morel è il Presidente di Silmo. Già Direttrice della Comunicazione della Morel (società appartenente alla sua famiglia e presente nel settore da oltre 130 anni), è stata eletta all'unanimità dai membri del CdA dell’associazione per continuare l’opera di valorizzazione della fiera e del settore iniziata dal suo predecessore Philippe Lafont, tragicamente scomparso lo scorso marzo. Fa parte di questo percorso anche Optical Monitor, la ricerca commissionata congiuntamente da MIDO e Silmo e realizzata da GfK con l’obiettivo di offrire agli operatori dell'ottica-occhialeria uno spaccato sullo sviluppo del mercato ottico e le tendenze in atto nel settore.Ci racconterebbe i suoi primi mesi alla guida di Silmo?Ho familiarità con Silmo perché la Morel espone da sempre, quindi la fase di 'apprendistato' è stata più semplice e l’inserimento non ha creato problemi. Le fasi principali sono state osservare il funzionamento della fiera dal punto di vista dell’organizzatore e non più soltanto da quello dell’espositore, ed entrare nel meccanismo dell’organizzazione è stato facile grazie alla presenza di un team eccezionale.La presidenza di Philippe Lafont ha segnato un punto di svolta contribuendo a rafforzare la collaborazione tra MIDO e Silmo. Continerà a potenziare questa posizione?Francesi e italiani sono accomunati da una cultura molto simile e sono molto legati alla rispettiva filiera industriale nel settore dell’ottica-occhialeria; siamo senza dubbio complementari sul mercato mondiale e abbiamo interesse a rafforzare i nostri legami, pur conservando le nostre peculiarità.A Silmo avete presentato, insieme a MIDO, la ricerca OMO – Optical Monitor, realizzata da GfK. Potrebbe commentare i risultati di questa indagine?Questo studio comune fra le nostre due fiere rappresenta uno strumento formidabile di comprensione dei mercati e sona lieta di condividerlo. Desidero ricordare un punto chiave di quest’ultima presentazione: il telefono cellulare, che accelera i cambiamenti ai quali le imprese devono far fronte. Tale strumento diventa un elemento importante, se non il principale, nell’ambito del rapporto con il cliente, come pure nella personalizzazione e nello shopping.Questo fattore sta già modificando lo scenario del mercato e, sebbene il settore dell’ottica ne sia ancora poco influenzato, tali evoluzioni non vanno ignorate, dovendo, invece, essere anticipate con l’inserimento di nuove esperienze per i clienti. GfK ha rammentato l’importanza di capire la sensibilità dei clienti ed anticipare le tendenze di consumo per trasformare il settore retail.Sotto lo slancio dei Past President passati, Silmo ha sviluppato strumenti e piattaforme promozionali per sostenere la professione. Proseguirà lei in questa direzione?Certamente. La fiera è l’evento fisico che riunisce tutti i professionisti a Parigi, ma il Silmo è anche una piattaforma mondiale, che definirei virtuale, e che consente di mantenere i contatti tutto l’anno, come pure di difendere e di promuovere gli interessi del settore. Sono convinta, come i miei predecessori, che dobbiamo continuare a essere un partner affidabile.Ci fornirebbe un’immagine del mercato francese?Il mercato francese è sotto pressione. Dalle analisi dello studio dell’istituto GfK emerge un sensibile rallentamento delle vendite di occhiali a causa dell’attuazione della nuova legislazione sui rimborsi. Sono meno colpite le imprese produttrici di occhiali e i produttori di lenti che esportano grandi volumi, ma è necessario prestare attenzione e rispondere in maniera adeguata a questa nuova realtà.Desidero osservare che il mercato francese è ancora il primo in Europa e che occorre, dunque, essere vigili e flessibili, per offrire ai clienti francesi i prodotti migliori al miglior prezzo.