
Nomadic House: l’abitare provvisorio
In un mondo che è sempre più senza confini, si assiste alla nascita di una generazione di persone che ha assorbito il moderno concetto di transitorietà, riferito al lavoro, alle relazioni e perfino alla casa. Mai come in questo momento gli spazi abitativi stanno gradualmente perdendo le loro caratteristiche di bene permanente, a favore di configurazioni più flessibili e temporanee. Sulla scia di questo nomadic way of life, nascono servizi innovativi come Roam, un network di abitazioni condivise che dà la possibilità di soggiornare per settimane, o mesi in diverse parti del mondo. L’ideatore Bruno Haid specifica che non si tratta di sistemazioni vacanziere, ma di un'idea alternativa di casa per persone che amano la vita nomade e che possono lavorare in remoto.