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L'esclusività di Dita

L'esclusività di Dita

Negli ultimi tre anni l'azienda è cresciuta del 300%. Rosario Toscano, il suo Managing Director, ci illustra il percorso intrapreso.Qual è l'attuale posizionamento di Dita sul mercato?Dita è una realtà in forte espansione che mostra un tasso di crescita del 40% nei primi 5 mesi del 2017, è sicuramente il brand indipendente nel segmento lusso degli occhiali fashion che cresce più rapidamente. Attraverso le quattro sedi in California, Irlanda, Hong Kong e Giappone, posizionate strategicamente per servire al meglio i key market, commercializza i propri prodotti in tutto il mondo, vantando una rete di distribuzione che consta al momento di sei punti vendita di proprietà (negli Stati Uniti e in Giappone) e più di 3.000 rivenditori autorizzati nel mondo, attraverso una forza vendita altamente qualificata. Quali sono i vostri obiettivi futuri nel breve e medio termine?L’azienda e i marchi che rappresenta hanno grandi potenzialità. Il nostro obiettivo principale è quello di continuare a crescere nei mercati in espansione e potenziare la distribuzione dei nostri prodotti mantenendo la selettività e il posizionamento che si attengono alle caratteristiche di ciascun brand nel nostro portfolio, attuale e futuro. Nel medio e lungo termine Dita lancerà due nuovi brand, uno nel segmento super lusso, con occhiali creati e prodotti con tecniche e materiali rivoluzionari e un secondo brand, che avrà la caratteristica di avere delle lenti speciali per la guida di automobili, barche e aeroplani. Nel 2015 avete acquisito il marchio Christian Roth. Come lo state sviluppando a livello di creatività e di distribuzione?Christian Roth è un brand che porta in sé un grande heritage: Christian Roth e Eric Domege sono stati i pionieri del fashion eyewear negli anni ’80 e i fautori di alcuni tra gli occhiali più stravaganti e innovativi della storia. Lo sviluppo e la promozione del marchio avviene quindi attraverso la celebrazione di quelle che sono state le tappe e le creazioni più importanti, riproponendo i modelli iconici in chiave moderna e facendo scoprire al consumatore la storia e i valori che il prodotto racchiude in sé. E invece per quanto riguarda Thom Browne?Anche per quanto riguarda Thom Browne, dal punto di vista della promozione del prodotto possiamo sicuramente contare sulla notorietà del brand e del suo designer: Thom è considerato al momento uno dei migliori design al mondo. C’è una forte sinergia tra i due marchi per creare un prodotto che rispecchi le caratteristiche del design del ready-to-wear e l’altissima tecnologia e manifattura della produzione Dita. Le caratteristiche del prodotto, il processo di produzione e il prezzo che ne consegue, richiedono di focalizzarsi una distribuzione selettiva e di curare la fase di progettazione e finitura del prodotto minuziosamente. Voi siete tra gli attori più significativi degli occhiali di lusso. Quale sarà il futuro di questo comparto?L’eyewear è un mercato da 90 miliardi di dollari che cresce in maniera esponenziale. Un’importante fetta è rappresentata dal segmento dell’occhialeria di lusso che promette tassi di crescita del 60-70%, e questo trend aumenterà in futuro anche grazie al fatto che i colossi del fashion come LVMH and Kering si stanno muovendo per rendere l’esperienza eyewear simile a quella del mondo moda. L’occhiale è oramai un accessorio fashion che non viene visto più dunque come accessorio puramente funzionale. Diviene quindi un prodotto ricercato, che richiama sempre più importanza nella scelta dell’eyewear e dell’espressione dello stile e della personalità di ciascuno di noi. Cosa pensi dell'entrata dei grandi gruppi del lusso nel nostro settore?Ritengo che confermi ciò che ho appena menzionato nella risposta precedente: il segmento del luxury eyewear rappresenta senz’altro un’interessante opportunità di business e i grandi gruppi del lusso possono far leva sull’awareness dei propri brand e sfruttare le sinergie sviluppando in house la propria linea eyewear. Certo è che dovranno rispettare le attese e riflettere nell’occhiale la qualità e il posizionamento di ciascun marchio.Vi vedremo all'edizione di settembre del Date?Ci saranno molte novità e ovviamente parteciperemo come da anni ormai al Date con Dita, Thom Browne e Christian Roth, ma non vogliamo ancora svelare nessuna sorpresa! Questa fiera, anche alla luce del fatto che il Silmo quest’anno sarà ad ottobre, sarà sicuramente un successo.
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