
Uno spaccato sulla Spagna
Possiamo parlare di Made in Spain? Lo abbiamo chiesto a Joaquim Gomicia, Presidente di AEO - Associazione Spagnola di Produttori, Importatori e Imprese di Distribuzione dell’Industria Ottica.Potrebbe farci una panoramica del suo mercato?Il mercato spagnolo è tra i cinque principali mercati europei e tra i più maturi: attualmente ci sono 9800 negozi di ottica per un totale di 47 milioni di persone. L’industria è passata principalmente nelle mani degli importatori e dei distributori all’ingrosso e sono presenti le più grandi aziende straniere (italiane, francesi, tedesche, statunitensi, ecc.). Per quanto riguarda la vendita al dettaglio, abbiamo molte catene internazionali, società di franchising e gruppi di acquisto, che rappresentano circa il 60% del mercato spagnolo.Com’è organizzata la distribuzione?Il 90% dell’intera industria (importatori, produttori e grossisti) opera sotto la bandiera AEO (Asociación Española de Fabricación, Comercialización e Importación General de Óptica y Oftalmologia), fondata 28 anni fa. AEO fa parte a sua volta della Federazione FEDAO, che comprende anche i rivenditori di ottica (catene e gruppi di acquisto). La missione di FEDAO è infondere dinamismo all’industria ottica globale.AEO comprende tutte le attività legate al mondo dell’ottica, delle lenti oftalmiche e delle lenti a contatto.Il fatturato dei rivenditori al dettaglio è così ripartito: Gruppi di acquisto: 47% (57% POS) Catene: 32% (21% POS) Indipendenti: 15% (16% POS) Franchiser: 6% (6% POS).Le politiche di mercato sono fortemente influenzate dai grossi sconti, fino al 50%; è possibile acquistare kit completi di montature e lenti a 190 euro.Le vendite online stanno aumentando rapidamente, ma costituiscono ancora una percentuale esigua rispetto alle vendite totali. Gli occhiali da sole rappresentano una fetta molto più ampia del mercato rispetto a quelli da vista.Il suo mercato ha conosciuto una situazione delicata. Quali sono gli ultimi dati economici? Vi sono miglioramenti?Grazie all’impulso economico generale favorevole e alle migliori attività di consumo, negli ultimi due anni abbiamo fatto un balzo in avanti. Ma il fatturato resta ancora inferiore del 13% rispetto al livello del 2008.Prevediamo di recuperare dopo l’instaurazione del nuovo governo e ci aspettiamo di raggiungere i livelli del 2008, in termini di volumi prima ancora che in termini di valore. L’elevata concorrenza preme per la riduzione dei prezzi e l’incremento degli sconti su prodotti di tutti i livelli in termini di qualità.Oggigiorno esistono alcuni brand spagnoli di successo: possiamo iniziare a parlare di Made in Spain nel mondo dell’ottica?È vero che la Spagna è cresciuta grazie a grandi marchi come Carolina Herrera, Loewe, Etnia Barcelona, Agata Ruiz de la Prada e molti altri. Abbiamo designer di pregio che creano prodotti di successo, venduti in tutto il mondo. Il business dell’eyewear sta facendo passi da gigante grazie ad altri settori come l’abbigliamento e le calzature, con marchi divenuti famosi in tutto il mondo come Zara, Desigual, Massimo Dutti, Mango e altri. Esistono circa 20 aziende che stanno esportando il loro brand in oltre 50 o 60 paesi.Il Made in Spain sta crescendo velocemente anche grazie alla fabbricazione locale di prodotti specializzati.Nel suo paese vi sono giovani designer che faranno la differenza?Abbiamo designer eccellenti in molti settori differenti. In Spagna esistono più di 20 scuole di design di alto livello.Prima ho citato i rivenditori di prodotti tessili che si trovano in cima alla distribuzione di capi di abbigliamento.Il design è 100% spagnolo e attualmente molte scuole di design accolgono studenti stranieri che cominciano a forgiare la loro carriera futura.