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L'internazionalizzazione passa attraverso l'ICE

L'internazionalizzazione passa attraverso l'ICE

Roberto Luongo, Direttore Generale ICE – Agenzia, racconta in esclusiva a WMIDO la sinergia che si è creata con il sistema moda italiano e Mido-Anfao. linternazionalizzazione-passa-attraverso-lice_wmido_2Come opera l'ICE per favorire il processo di internazionalizzazione del sistema moda?In un’ottica di condivisione e sinergia operativa con le associazioni imprenditoriali e di categoria. Con questo stesso approccio il Governo si è fatto promotore di un coordinamento forte anche tra gli altri principali attori del settore: Camera della Moda di Milano, Pitti Immagine, L’Ente per la Moda di Firenze, i tre distretti di Como, Prato e Biella, Roma e Sistema Moda Italia (SMI). Ne è scaturito un “piano per la moda”, con finanziamenti importanti.Qual è il supporto offerto da ICE al settore dell'occhiale?Già da diversi anni ICE, in stretta collaborazione con Anfao-Mido, supporta l’occhialeria italiana sui mercati esteri attraverso un denso programma di attività promozionali dedicate alle nostre imprese. Il primo step consiste nell’individuazione di anno in anno dei paesi target sui quali focalizzare l’intervento. Il focus paese poi si incrocia con la scelta della tipologia promozionale che meglio si adatta al mercato prescelto ed alle caratteristiche peculiari del comparto occhialeria.Nei mercati maturi o che comunque ospitino manifestazioni fieristiche di rilievo, generalmente l’intervento di ICE si focalizza sulla realizzazione di una collettiva italiana che esalti la qualità e l’immagine esclusiva del prodotto Made in Italy. Nei paesi di nuovo sviluppo l’intervento è mirato, attraverso lo strumento del workshop – mostra autonoma, con incontri professionali tra le aziende italiane partecipanti e i buyer esteri provenienti dal paese ospitante e dai mercati limitrofi.A Mido ICE realizza un incoming di operatori provenienti dai mercati strategici per il settore.Quali sono state le azioni principali nel settore dell'ottica-occhialeria nel 2015?In occasione di Mido 2015, vetrina del nostro Made in Italy, abbiamo invitato a Milano circa 170 tra buyer e giornalisti, presentando loro il meglio della nostra produzione attraverso un fitto programma di eventi che ha coinvolto le delegazioni per circa tre giorni. Nel mese di marzo abbiamo curato il padiglione Italiano alla Vision Expo East di New York, coinvolgendo 25 aziende; abbiamo rafforzato l’intervento nordamericano con un Workshop di due giorni che si è svolto a Miami a ottobre che ha visto la partecipazione di 30 aziende italiane.Maggio ha visto invece un'attività dedicata all’Europa centro-orientale, attraverso un workshop che si è svolto a Zagabria cui hanno aderito 25 produttori italiani e 154 buyer provenienti da tutti i Paesi dell’area, compresi i Balcani e i mercati vicini dell’Asia centrale. Ad agosto abbiamo sondato il mercato svedese, accompagnando per la prima volta 21 imprese alla fiera Optikmassan di Stoccolma; il 2015 si è chiuso poi con il tradizionale appuntamento di novembre ad Hong Kong attraverso la nostra partecipazione all’interno dell’area di eccellenza VOS della Optical Fair, che quest’anno grazie ad ICE ha potuto ospitare 23 aziende italiane.Quali i programmi futuri?Stiamo già lavorando ad azioni di supporto per il prossimo Mido, al quale contiamo di portare una nutrita delegazioni di buyers.Anche la partecipazione ufficiale italiana alla prossima Vision Expo East di New York è già in fase di avanzato svolgimento.Ripeteremo poi senz’altro l’appuntamento in Europa Orientale in primavera, così come la Optical Fair di Hong Kong. Stiamo inoltre definendo insieme ad Anfao quali potranno essere ulteriori aree di intervento da qui al 2017.
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