
I top 3 optical store al mondo
WMIDO incontra i tre punti vendita vincitori del Bestore 2016Nel 2015 Mido ha indetto il Bestore Award, il premio al punto vendita che offre la migliore shopping experience. Quest’anno la giuria internazionale, composta da leader del settore, trend-setter ed esperti di marketing, ha sancito che “il migliore negozio di ottica del mondo” è Steingasse 14 di Heidelberg (Germania), seguito da L’Osservatorio di Milano (Italia) e da Black Optical di Tulsa (Oklahoma, USA). WMIDO li ha intervistati.Ci raccontate la storia dei vostri centri ottici?Steingasse 14. Tempo fa non ero soddisfatto della mia situazione personale e quindi ho deciso di apportare qualche cambiamento. Immagino che molte storie comincino così... Di punto in bianco, mi sono messo a navigare in rete alla ricerca di un punto vendita nel cuore Heidelberg. Ho chiamato immediatamente l’agente immobiliare, fissato un appuntamento per il giorno successivo, incontrato il padrone di casa e presentato la mia idea. È così che è cominciato tutto.L’Osservatorio. Ho rilevato il negozio nel 2012 e ho però ridefinito il progetto insieme all’architetto Donald Judd. L’idea era creare uno spazio in cui inserire unicamente occhiali dal forte contenuto di design.Black Optical. La nostra filosofia è il frutto dei nostri successi e insuccessi nella progettazione del nostro primo punto vendita. Dopo aver trascorso ore e ore con i clienti nel negozio di Tulsa, avevamo un’idea molto più precisa di ciò che sarebbe servito e li avrebbe ispirati ad andare avanti.Ci descrivete i vostri negozi?Steingasse 14. Il negozio si trova nel centro della città vecchia di Heidelberg, in uno dei vicoli storici più caratteristici. Costruito originariamente nel 1720, l’edificio rappresenta uno dei migliori esempi di architettura barocca della città. Quando abbiamo avviato la ristrutturazione degli interni questa dimensione classica non era tuttavia più visibile. La nostra intenzione era far riemergere il carattere originale dell’edificio, svelando e mettendo in risalto il soffitto e le pareti storiche. Ora ricorda una galleria e il contrasto tra bianco e nero sottolinea la profondità che va dallo spazio luminoso destinato ai prodotti alla zona scura del bancone.L’Osservatorio. Il principio che regola il concept architettonico e di vendita è la sottrazione; c’è lo zampino di Donald Judd, architetto minimalista che ha fortemente ispirato il progetto, ma c’è soprattutto una visione dello spazio che ottempera a una precisa filosofia: quella dello “svelamento”.Black Optical. Il nostro negozio di circa 93 metri quadrati è caratterizzato da quattro elementi distinti. In primo luogo, la forma asimmetrica del tavolo Cassina rispecchia la forma trapezoidale del punto vendita. In secondo luogo, lo spazio lounge con sedute, è messo in risalto da gradini in marmo, un tavolo Platner e quattro tavoli circondati su due lati da enormi vetrate. La zona lounge è inoltre dotata di tre sedute che hanno ispirato il design dell’intero negozio. In terzo luogo, due specchi alti 4,5 metri danno vita a effetti prospettici senza fine. Infine, è caratterizzato da scaffali in mogano.Perché secondo voi siete i vincitori del Bestore?Steingasse 14. Credo che il motivo principale per cui abbiamo vinto sia legato a qualcosa non visibile immediatamente. È qualcosa che non si può ricreare se non fa parte della propria identità. Infatti, l’intero progetto è stato concepito appositamente per me e il mio socio Fred e rispecchia al 100% il nostro modo di fare impresa e i valori in cui crediamo.L’Osservatorio. Perché, nonostante sia un negozio concepito 12 anni fa, è ancora attuale e ben equilibrato tra la storicità del centro di Milano e la modernità di un negozio minimale.Black Optical. Fin dall’inizio abbiamo avuto in mente tre obiettivi: creare e vendere al dettaglio i migliori brand di occhialeria del mondo; accogliere e assistere ogni singolo cliente come se fosse un amico; creare ambienti che potessero fornirci ogni giorno un motivo di ispirazione. Ogni giorno, da allora, siamo rimasti fedeli a questi obiettivi. Ci auguriamo che la nostra caparbietà nel perseguire questa visione fatta di eccellenza e coerenza sia il motivo che ci ha permesso di ottenere quest’importante riconoscimento.