
Firenze è la capitale della moda uomo
Gaetano Marzotto, Presidente di Pitti, ci svela in questa intervista esclusiva le novità dell'edizione in corso in questi giorni a Fortezza da Basso.
Il tema-guida dell'edizione di gennaio di Pitti Uomo è Pitti Generation(s): come racconterete questo concetto?Pitti Generation(s) parlerà di come nella moda e negli stili di oggi il concetto dominante sia la simultaneità di tante generazioni diverse, di un mondo dove l’età è sempre più uno stato mentale che anagrafico, con uomini maturi in jeans e t-shirt e giovani dalle barbe vittoriane appassionati di vintage. Un progetto che all’interno della Fortezza da Basso avrà diverse modalità di rappresentazione in vari punti nevralgici.Chi sarà il Designer Project di Pitti Uomo 89? Come lo celebrerete?Sul fronte degli eventi speciali, avremo il primo special guest che viene dalla Corea, Juun.J, che presenterà per la prima volta a Firenze la sua collezione uomo con un evento unico nel suo genere alla Stazione Leopolda.Quali saranno le macro-tendenze per l'uomo che vedremo in anteprima?Per l’A-I 2016, il guardaroba maschile parla una lingua che sa di tradizione e innovazione al tempo stesso. È l’anima dell’artigianato contemporaneo, uno dei driver fondamentali del mercato oggi. Collezioni di pezzi esclusivi, fatti a mano, e a tiratura limitata, punto d’arrivo della ricerca e della straordinaria manualità dei nuovi makers. E proprio sui nuovi makers punteremo con Make, la sezione dedicata all’artigianalità di ricerca e luxury. Sta calamitando sempre più attenzione anche l’universo delle collezioni di nuova generazione che superano il concetto di genere. E con Open, una delle ultime nate tra le nostre sezioni, cerchiamo di intercettare proprio questa prospettiva. E poi spazio anche allo stile contemporaneo e genderless che interpreta un nuovo concetto di lusso, più underground, a cui diamo rappresentazione con la sezione Unconventional. Ma al centro della prossima stagione invernale si collocherà anche il concetto di viaggio, sia per quanto riguarda i modelli proposti dai vari brand, che per il comfort e le ispirazioni.Quest'anno ospiterete come di consueto lo spazio Eye Pop. Come si inserisce l'occhiale nel vostro contesto e nel mondo del fashion?Senza dubbio l’occhiale come accessorio è sempre di più un elemento decisivo nel definire lo stile di una persona: una sorta d’impronta capace di delineare ogni look. E nell’ottica di una manifestazione come Pitti Uomo che esplora a 360° l’universo fashion lifestyle maschile, non poteva mancare anche un focus dedicato al pianeta eyewear. A ogni nuova edizione Pitti Uomo rimodella la propria geografia puntando sui prodotti e sugli stili che trainano maggiormente il mercato oggi, e sicuramente l’eyewear e l’occhialeria si sono rivelati un settore dinamico e di grande impatto sul mercato. Nato dalla sinergia tra Mido e Pitti Immagine, Eye-Pop ha saputo raccontare a un pubblico di addetti ai lavori il fascino del mondo dell’occhialeria tra proposte di tendenza e realtà ad alto contenuto di artigianalità, approfondendo il legame tra occhiali e moda sotto il segno della qualità, dell’attenzione al design e alla ricerca stilistica.Ma anche rispondendo alle richieste dei buyer, da una parte, desiderosi di ampliare l’offerta merceologica degli store, e sempre più attenti al mondo dell’accessorio; e dall’altra delle aziende dell’occhialeria, alla ricerca di importanti e stimolanti sinergie con il mondo del fashion. E devo dire che, fin dal suo esordio, a giugno 2014, Eye-Pop ha riscontrato l’apprezzamento del pubblico e di tutti gli addetti ai lavori, confermando il ruolo sempre più decisivo e fondamentale dell’accessorio occhiale.
