
Vuzix: la risposta agguerrita ai Google GlassVuzix: a strong response to Google Glass
Occhiali intelligenti che somigliano a occhiali normali: la lente è lo schermo Nonostante l'entusiasmo intorno agli occhiali intelligenti, nessuno di questi attualmente sembra un normale paio di occhiali. Vuzix, che sviluppa la tecnologia di visualizzazione indossabile per applicazioni militari e industriali, prevede di distribuire quest'estate un paio di occhiali da sole sottili e avvolgenti che permetteranno a chi li indossa di vedere immagini espressive proiettate su oggetti del mondo reale. Paul Travers, Ceo di Vurix, spiega che gli occhiali da sole della sua compagnia non saranno solo meno ingombranti e vistosi dei Google Glass, ma forniranno anche un'esperienza di realtà aumentata che rassomiglia quella rappresentata nel video promozionale dei Google Glass, nel quale poche utili informazioni, come i suggerimenti per la navigazione, sono visualizzate nel mezzo del campo visivo degli occhiali. Questo non è possibile oggi con i Glass, il cui display è posizionato lateralmente, sopra l'occhio destro, ed è l'equivalente visivo di un televisore ad alta definizione da 25 pollici visto da una distanza di due metri. Chiunque cerchi di creare occhiali con computer incorporati affronta problemi simili, spiega Travers: "L'aspetto e la percezione sono alcuni di questi. Un altro problema è l'utilizzo dell'interfaccia." La tecnologia Vuzix è concepita per affrontare entrambe le sfide, sfruttando i progressi relativamente recenti nella capacità di controllare i movimenti della luce su scala nanometrica. Con l'ottica tradizionale, la proiezione delle immagini nel mezzo del campo visivo di una persona richiederebbe lenti molto più spesse di quelle dei Glass, spiega Travers, ma le lenti negli occhiali della Vuzix avranno uno spessore inferiore ai due millimetri. Questo è possibile perché la compagnia impiega una tecnologia in "guida d'onda" che agisce come un cavo a fibra ottica, dirigendo la luce da un display sottile, alloggiato nella stanghetta degli occhiali, verso la lente. Lì la luce è dispersa da strutture in nanoscala nelle lenti, chiamate reticoli; variazioni nella modalità in cui la luce viene trasmessa ai reticoli permettono di produrre immagini a colori ad alta risoluzione. Vuzix ha utilizzato per la prima volta questa tecnologia in un monocolo, lanciato recentemente e pensato per applicazioni industriali, come ad esempio la visualizzazione di informazioni tecniche su un pezzo di equipaggiamento che un lavoratore sta riparando. Il monocolo vende a circa 6,000 dollari ma gli occhiali da sole, spiega Travers, avranno un "indice di prezzo al consumo". Un prodotto di consumo può visualizzare la localizzazione e la mappatura dei dati, o consentire giochi in realtà aumentata. Vuzix ha sviluppato la tecnologia attraverso una partnership con Nokia, iniziata diversi anni fa inseguendo i display indossabili. Nokia da allora ha venduto a Vuzix le apparecchiature necessarie per realizzare questi display. Che gli occhiali di Vuzix si diffondano o meno, è già chiaro che altre compagnie saranno in gara per creare alternative ai prodotti di Google. Durante l'International Consumer Electronics Show di Las Vegas, la Epson ha lanciato i suoi occhiali per la realtà aumentata. Il prodotto non utilizza la tecnologia litografica a nanostampa, utilizzata da Vuzix per imprimere un piccolo reticolo sulle lenti; invece fa uso di tecnologie ottiche più tradizionali. Gli occhiali sembrano più normali di quanto non lo siano i Google Glass, ma sono ancora voluminosi e vistosi. Fonte: linkiesta.it Smart glasses that look like classic eyewear: the lens is the screen Despite all the enthusiasm about smart glasses, they don't actually look like classic eyewear. This summer, Vuzix – the developer of wearable visualization technology for military and industrial applications - will distribute slim, wraparound sunglasses that enable the wearer to see graphics overlaid on objects in the real world. Vuzix CEO Paul Travers explained that his company's sunglasses will not only be less cumbersome and showy than Google Glass, but they will also give an augmented reality experience similar to what was seen in the Google Glass promotion video, where small amounts of useful information, such as navigating hints, are shown in the center of the field of vision. Currently, this is not possible with Google Glass because the display is positioned above and to the side of the right eye, and is also the visual equivalent of a 25 inch high-definition television viewed from a distance of two meters. Anyone trying to create glasses with an integrated computer has similar problems, Travers explained: "Appearance and perception are two of them. Another problem is the use of the interface." Vuzix technology was conceived to tackle both challenges by taking advantage of relatively recent progress in the ability to control light movement on nanometric scale. With traditional optics, projecting images on the center of the user's field of vision would require very much thicker lenses than those in Google Glass, Travers explained. But the lenses in the Vuzix glasses will be less than two millimeters thick. This is possible because the company uses "waveguide" technology that acts like an optical fiber cable and directs the light to the lens from a slim display mounted in the eyewear temples. There, the light is dispersed in the lenses by nanoscale structures called grids; by varying the way the light is transmitted to the grids, high resolution color images can be produced. Vuzix used this technology for the first time in a recently-launched monocle designed for industrial applications, such as the visualization of technical information about a piece of equipment a technician is repairing. The monocle costs about $6,000 but the sunglasses, Travers explained, will have a "consumer price index". A consumer product can localize and map data or be used for augmented reality games. Vuzix developed the technology through a partnership that began several years ago with Nokia for wearable displays. Since then, Nokia has sold to Vuzix the equipment necessary for producing these displays. Whether Vuzix glasses take off or not, it's obvious that other companies will be competing to create alternatives to Google products. During the International Consumer Electronics Show in Las Vegas, Epson launched its augmented reality glasses. They do not use the nanoimprint lithography technology used by Vuzix to imprint a small grid on the lenses, but more traditional optical technologies. These glasses look more normal than Google Glass, but they are still cumbersome and showy.