
SUCCESSO DEL PRIMO CONGRESSO IRSOO
Il tema era "La ricerca optometrica e la sua rilevanza clinica" I commenti dei questionari di valutazione sono stati esplicativi, lodando gli aspetti che hanno caratterizzato il primo congresso dell'IRSOO: la scelta degli argomenti, di assoluto rilievo nella pratica clinica giornaliera; la serietà e la competenza mostrate dai relatori; la puntualità; la possibilità di prendere appunti direttamente sul fascicolo degli atti del congresso; il confronto che si è sviluppato tra professionisti e il dibattito con la platea. Il tema del congresso del 6 ottobre, sponsorizzato da Alcon, CSO, Esavision, Essilor, Hoya e Zeiss, era: "La ricerca optometrica e la sua rilevanza clinica", ovvero quali sono le ricadute della ricerca optometrica sulla pratica clinica di tutti i giorni. La giornata era stata divisa in quattro sessioni, ognuna delle quali terminava con una tavola rotonda con conduttore, tenuta da professionisti esperti sull'argomento della sessione, però aperta agli interventi dalla platea dei partecipanti. Gli argomenti trattati hanno stimolato l'interesse e la partecipazione attiva: dal ruolo della disparità di fissazione sul comfort della correzione ottica, all'importanza della misura della lettura nella pratica optometrica, dalla gestione dei pazienti con problemi di occhio secco a come includere il controllo della progressione miopica nella propria attività. La formula adottata per realizzare gli atti del congresso è stata molto apprezzata: un libretto che conteneva gli abstract degli interventi, organizzato in modo tale da poter prendere appunti in spazi appositi accanto alla stampa delle relazioni; ne è venuto fuori un vero e proprio strumento di lavoro che ha accompagnato il partecipante durante il congresso e che, in tempi successivi, potrà trasformarsi in un manuale di studio e approfondimento dei temi trattati. "L'aspetto innovativo che più mi piace sottolineare", riporta il direttore dell'IRSOO Alessandro Fossetti, "è il fatto che forse per la prima volta in Italia un congresso è stato basato essenzialmente su lavori sperimentali effettuati sul posto, in questo caso all'IRSOO, piuttosto che su riportare i risultati dei lavori fatti in altre parti del mondo. Finalmente in un congresso non si sono sentite solamente le stesse cose, dette e ridette a quello o a quell'altro congresso internazionale; finalmente dei giovani, appena diventati optometristi o in procinto di diventarlo, hanno presentato i loro lavori sperimentali originali, commentati e discussi poi dai loro docenti e da relatori professionisti ed esperti ben noti nel nostro ambiente". "Tutto ciò", continua Fossetti, "è stato possibile perché finalmente si è cominciato a fare ricerca optometrica anche in Italia; non soltanto all'IRSOO naturalmente, ma anche nei corsi universitari, dove la ricerca è istituzionale. Nel congresso IRSOO è stato presentato anche un lavoro eseguito all'Università Roma Tre". L'attività di ricerca e la formazione professionale di qualità sono le due gambe sulle quali si confida potrà finalmente camminare speditamente l'optometria italiana.











