
Galileo con gli alunni della Scuola E. Fermi di Pieve di Cadore
Giuseppe Piccinelli, agente del Trentino Alto-Adige, ci racconta la visita "Nella vita ci sono momenti in cui le situazioni, pur avendole programmate, ti travolgono per le emozioni inaspettate che creano. Quella di martedì pomeriggio 21 maggio 2014 a Pieve di Cadore, è una di queste. Facciamo un passo indietro: qualche mese fa, nel negozio di Mario Bonazzola a Pieve di Cadore, dopo aver mostrato il Catalogo della gamma Galileo, ecco arrivare una proposta per me insolita: perché non organizzare una presentazione di questi prodotti nella scuola locale di Ottica, per gli alunni delle classi IV e V? Preso dell'entusiasmo, invito il collega Andrea Ravizza, Product Manager in Oftalmica Galileo, ad essere il relatore di questo evento e lui, con lo stesso fervore che anima me, mi assicura la sua presenza. Fantastico! Negli anni passati, ho spesso interpellato Andrea per gestire le presentazioni, ma sempre rivolte ad un pubblico di professionisti; un'esibizione davanti a studenti liceali sarà per noi una prima volta e, nei giorni precedenti l'incontro, il pensiero di metterci in relazione con loro mi recava una grande curiosità. Quindi, potrete capire che quando è stato il momento di incontrare gli studenti, l'emozione era tanta, ma come sempre la semplicità e la spontaneità di questi giovani ti fanno subito sentire a tuo agio. Una quarantina tra ragazze e ragazzi, soprattutto del Cadore e della regione Veneto in genere; una volta in questo Istituto, che è stato uno dei primi ad aprire i battenti ai futuri ottici, venivano studenti da tutte le località d'Italia, pensate che nel 2010 la scuola ha festeggiato il suo 50° anniversario. In queste aule si sono formati numerosi ottici ed imprenditori che hanno contribuito allo sviluppo del settore, compreso quello della produzione degli occhiali made in Italy. Il sapore di una bellissima avventura professionale si respira anche nel paese, dove trova giusta sede un ricco museo dell'occhiale. Tornando all'incontro, il tema della giornata era improntato sulle lenti progressive, dunque un argomento piuttosto complesso e con tanta spiegazione teorica. Avevo qualche timore sulla possibilità di mantenere alta l'attenzione del gruppo, ma Andrea ha saputo parlare con termini appropriati e al contempo molto chiari e semplici; man mano che si addentrava nei concetti del design della lente Anateo, della Intuitiv e dell'addizione interna, riusciva ad alimentare l'interesse dei partecipanti. Il momento delle domande è stato ben sostenuto dagli insegnati che hanno rotto il ghiaccio sondando aspetti di mercato, ad esempio le percentuali di vendita delle progressive in Italia rispetto all'Europa. Il dibattito sulle differenze di quote e gli aspetti di posizionamento ha in particolare generato una bella interazione fra curiosità e risposte. L'incontro si è concluso molto serenamente e con soddisfazione di tutti: noi, gli studenti, i professori. Questa esperienza mi ha portato a maturare alcune riflessioni, tra le quali l'importanza di una collaborazione attiva tra il mondo scuola e il mondo azienda, con l'intento di poter integrare le conoscenze delle due realtà. Le occasioni di incontro tra studenti e professionisti, possono diventare strumenti per approfondire le conoscenze tecniche, ma anche per stimolare l'auto-imprenditorialità dei ragazzi nella costruzione del proprio percorso post-scolastico. Un pensiero anche all'amico Andrea, sempre sorridente, gentile e professionale, al quale dedico una frase a me molto cara di Madre Teresa di Calcutta: "quello che sorprende gli altri non è tanto quello che facciamo, ma il vedere che ci sentiamo felici di farlo e sorridiamo facendolo"."